Via Palazzolo a Chiari: in 125 firmano per fermare la riapertura
La richiesta è di rimandare la decisione sul doppio senso fino alla revisione del piano del traffico per fare «una scelta ponderata»
Rimandare la riapertura a doppio senso di via Palazzolo fino all’aggiornamento del Pgtu (Piano generale del traffico urbano), così da prendere «una decisione ponderata sulla base dei dati». E’ la richiesta di 125 cittadini residenti alle porte della città che, preoccupati dall’impatto e dei disagi di un ritorno alla vecchia viabilità, hanno sottoscritto una proposta di deliberazione per portare la questione all’attenzione del Consiglio comunale.
Via Palazzolo: in 125 firmano per fermare la riapertura
A depositarla saranno consiglieri del Comitato civico Marco Salogni, del Pd e di Patto per Chiari green, che nelle scorse settimane avevano incontrato e ascoltato i cittadini per condividere la proposta e aiutarli a far sentire la loro voce «riguardo un tema fondamentale come quello della viabilità e della sicurezza delle zone in cui si trovano le loro abitazioni», hanno spiegato i consiglieri Marco Salogni e Davide Serlini del Comitato, che non condividono ne la scelta dell’Amministrazione di riaprire in via sperimentale la strada in direzione Chiari, ne la modalità con cui è stata comunicata ai residenti, avvisati «senza un confronto o tanto meno delle spiegazioni efficaci» da un volantino lasciato nella cassetta della posta mentre «solo poche settimane prima l’Amministrazione aveva incontrato i residenti di via Orti per spiegare le modifiche alla viabilità in quella zona: perché questa differenza di approccio?».
Una scelta «di pancia»
Anche il consigliere Maurizio Libretti (Pd) ha puntato il dito contro una modifica «che ha il carattere e il sapore dell’estemporaneità»: una scelta «di pancia», al contrario della misura adottata dalla precedente Amministrazione nel maggio 2023 che d’intesa con i residenti (almeno la maggior parte) per risolvere le problematiche della via aveva chiuso l’ingresso dalla sp17. «Ora questa Amministrazione vuole riproporre una situazione che all’epoca loro stessi consideravano pericolosa e senza un motivo specifico per attuarla se non qualche criticità: ma all’epoca era già stato previsto che si sarebbe dovuti tornare sul tema per adottare delle modifiche». Tornare alle origini, per la coalizione, non è la soluzione: anzi, il timore dei cittadini è che la doppia viabilità su via Palazzolo, vicino alla quale ci sono anche diversi istituti scolastici, possa aumentare la pericolosità per chi si muove a piedi o in bicicletta, come sottolineato da Claudia Sbaraini (Patto per Chiari).
«Aspettiamo la revisione del piano del traffico»,
Da qui la richiesta di mettere in stand by qualsiasi decisione, proseguendo con l’attuale sperimentazione del senso unico fino alla revisione del Pgtu per agire dati alla mano, nell’auspicio che si possa aprire «un tavolo di lavoro serio e consapevole riguardo alla viabilità della nostra città, soprattutto nelle zone dove il traffico è più intenso e le strutture ormai inadeguate: senza dubbio aperture e chiusure improvvise e improvvisate non sono certo il primo passo di un progetto solido», hanno continuato dal Comitato. La proposta però si amplia anche alla vicina via Villasche, dove si chiede l’installazione di due Dossi, la creazione di parcheggi riservati ai residenti e, in questo caso, la creazione di un senso unico in direzione di via Gnutti.
«Speriamo che la voce dei cittadini venga ascoltata», hanno concluso i consiglieri, evidenziando come, per la prima volta, la cittadinanza si sia fatta protagonista di una proposta di delibera, strumento previsto dal regolamento per gli istituti di partecipazione popolare. «Confidiamo che possa essere la prima di una lunga serie serie soprattutto in un caso in cui la scelta è stata presa cominciando dal fondo».
Le ripicche politiche sono sempre divertenti. Sia della ex giunta che vuole farsi sentire nonostante abbia perso, sia della nuova che vuole riaprire la strada. Io, da residente di via Palazzolo, tratto più lontano dal paese, ho vissuto e vivo tutt'ora la chiusura come uno stupido capriccio di qualche cittadino che, avendo comprato casa a "strapiombo" sulla via, pretende che non ci passino macchine. La chiusura impedisce a molti della via di raggiungere le proprie abitazioni velocemente. Si è obbligati a passare dentro il paese di chiari (non scherzo), invece che fare la tangenziale esterna. Questo ci obbliga a passare davanti alle case di chi ha voluto la chiusura. È stata una mossa egoista e poco lungimirante. Via villasche ora si prenderà lo smog della mia macchina, e passerò di lì anche nei momenti di meno traffico. E questo mi pensiero e agire è condiviso da molti.... Ma come sempre, le firme le si chiede solo a chi vuole la chiusura... È bello vincere facile....