Mairano

L'azienda edile cita il Comune di Mairano per danni: chiesti oltre 600mila euro

L'udienza si terrà a fine febbraio a Brescia

L'azienda edile cita il Comune di Mairano per danni: chiesti oltre 600mila euro
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La Finocchiaro Srl cita il Comune di Mairano: chiesti più di 600mila euro di danni, ma il sindaco Zacchi tuona: «La parte lesa siamo noi».

La Finocchiaro cita il Comune per danni

Non si è ancora chiusa l’annosa vicenda della palestra del paese, così come non si sono ancora conclusi i lavori.
Doveva subire dei lavori di adeguamento sismico e alcuni rifacimenti ma poi, l’impresa edile Finocchiaro Srl e il Comune hanno «litigato». Tutto sarebbe nato da ritardi nei lavori e richieste che sono state disattese, pare, da entrambe le parti. L’azienda, a detta sua, di fronte ad alcune richieste specifiche «per la sicurezza» fatte al Comune e mai accontentate, avrebbe deciso di rimettersi nelle mani di esperti prima di procedere con i lavori, ovvero aveva convocato un Atp, Accertamento tecnico preventivo che però al momento non c’è mai stato. Adesso, hanno deciso di citare il Comune in tribunale.
«Circa un mese fa abbiamo notificato una citazione al Comune con tutte le motivazioni per le quali ce ne siamo andati e a seguire c’è stata la risoluzione contrattuale da parte loro - ha spiegato Angelo Finocchiaro, amministratore unico dell’impresa edile - Un’azione legale fatta per tutelare i nostri diritti. All’epoca, il sindaco Igor Zacchi, il Rup e la direzione lavori si sono rifiutati di guardare e interpretare le richieste di verifica sulla sicurezza che avevamo avanzato e poi tutto si è fermato nel momento in cui abbiamo notificato richiesta di Atp per sollecitare la parte giudiziaria e far capire le nostre ragioni. Abbiamo successivamente ricevuto una risoluzione contrattuale e, non volendola impugnare, abbiamo chiesto i danni al Comune mettendo in evidenza quello che è successo. Abbiamo chiesto più di 600mila euro per la mancata esecuzione dei lavori, il mancato utile e il mancato sviluppo immobiliare della permuta promessa, più circa 100mila euro non riconosciuti dei lavori. Ovvi anche i danni morali, la segnalazione all’Anac che ci è stata fatta e l’escussione della polizza».
Insomma, una querelle che verrà discussa in Tribunale a fine febbraio.

Il sindaco Zacchi confida nella giustizia

Il sindaco Zacchi è fiducioso nella giustizia. «L’Amministrazione comunale di Mairano, non ha alcun interesse a discutere sui giornali la grave situazione maturata in questi mesi - ha detto - Non cerchiamo visibilità sugli organi di stampa, bensì giustizia, che siamo fiduciosi di poter ottenere presso il Tribunale, sede cui ormai appartiene tutta questa triste vicenda, nella quale il Comune di Mairano si ritiene parte lesa e non certo danneggiante. L’atto di citazione ricevuto è infatti la naturale conseguenza del provvedimento con cui abbiamo risolto il contratto d’appalto con la società, imputando ad essa le responsabilità di quanto accaduto. Sarà ora il giudice a doversi pronunciare stabilendo chi ha ragione».

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