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Manuel Agnelli "elettrizzante", con lui la dimora di Gabriele d'Annunzio vibra di rock allo stato puro

"Porto sul palco questi anni e le persone che mi hanno fatto sentire bene e aiutato a dare un senso a quello che ho fatto ultimamente.".

Manuel Agnelli "elettrizzante", con lui la dimora di Gabriele d'Annunzio vibra di rock allo stato puro
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di Veronica Crescente

 

Un vortice di emozioni ha avvolto il pubblico presente all'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani nella serata di ieri (domenica 17 luglio 2022).

Energia inebriante

A calcare il palco vista lago del Vittoriale, per la prima volta, è stato Manuel Agnelli. Accompagnato da  una band d’eccezione composta da Frankie e DD dei Little Pieces Of Marmelade, Giacomo Rossetti dei Negrita e Beatrice Antolini, ha presentato il suo progetto da solista. "Eletrizzante" è l'aggettivo che meglio descrive la sua performance, diciannove le canzoni in scaletta. Musica che penetra nelle ossa regalando al pubblico euforia a non finire. "Pam Pum Pam" è la canzone con cui ha aperto il concerto, non è mancata inoltre "La profondità degli abissi" (colonna sonora del film Diabolik vincitrice do un David di Donatello e di un Nastro d'Argento in entrambi i casi per la miglior canzone originale).

Nel frattempo cresce l'attesa per l'uscita del suo primo album da solista "Ama il prossimo tuo come te stesso", in programma il prossimo 30 settembre.

Un ritorno sul palco tanto atteso

“Torno a suonare dal vivo. Torno nel pieno del mio viaggio da solo con un pezzo che ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento, due singoli appena usciti e un album, “Ama il prossimo tuo come te stesso“, che arriverà a fine settembre. Da tanto tempo non sentivo quest’entusiasmo, questa leggerezza, questa intensità’. Si tratta di uno spettacolo che unisce una parte di passato al presente. Come una riconciliazione. Come una liberazione. Come guardarsi e guardarci dall’alto, dopo due anni così complessi per tutti. Farlo con una band del tutto nuova, a supporto, è una sfida inebriante, che rimescola le carte, che fa uscire dalla comfort zone, che fa provare cose che sembravano impossibili da riprovare, tanto erano lontane nel tempo. In parte chiude un cerchio. Porto sul palco questi anni e le persone che mi hanno fatto sentire bene e aiutato a dare un senso a quello che ho fatto ultimamente. Ė la mia “legacy” e ne sono orgoglioso.”

L'articolo completo nel numero di GardaWeek/MontichiariWeek in edicola da venerdì 22 luglio 2022.

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