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Nuovo successo: i Verdi vincono il Palio dei Rioni di Pontoglio

Gialli secondi, terzi i Blu e quarti i Rossi: premio Minelli a Siria e fairplay al parroco per un edizione con i fiocchi

Nuovo successo: i Verdi vincono il Palio dei Rioni di Pontoglio
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Il Palio dei Rioni di Pontoglio è verde. Ancora una volta. Il rione è ormai sempre più imbattibile, anche se questa volta la battaglia c’è stata eccome. Sul podio con 77 punti, è stato seguito dai gialli, dai blu e dai rossi alla fine di una manifestazione sempre più vissuta e partecipata.

I Verdi vincono il Palio dei Rioni di Pontoglio

I Verdi hanno vinto per la terza volta consecutiva con 77 punti. Alla vigilia c'era molta curiosità su come si potessero presentare le ranocchiette: sicuramente consapevoli che la prima parte del programma dei giochi non era certo a loro congeniale, hanno centrato l’obiettivo di raggiungere le ultime due giornate, «senza troppi danni». Dopo qualche batosta, infatti, il meccanismo ha cominciato funzionare. In campo hanno portato 134 persone a giocare almeno una volta ben distribuiti per età. Il capo rione, Attilio Maffi, ha voluto ringraziare tutti i suoi contradaioli e ha aggiunto che per vincere più volte è necessario avere un team affiatato che ti circonda, e lui sa di averlo. Questa, delle tre vittorie, è stata la più bella, «perché vissuta attimo per attimo con gioie e delusioni, sorpassi e controsorpassi».

Gialli secondi, terzi i Blu e quarti i Rossi

Rione giallo (condotto da Michele Castelanelli) ha terminato al secondo posto con 76 punti e 10 vittorie, quel millimetro in più nei confronti dei blu. Dopo un inizio lento e con alcuni inciampi, ha letteralmente preso la rincorsa. «Con un’edizione così, i gialli possono essere sicuri che tutto è possibile, che l'anno prossimo potrebbe essere quello giusto per riconquistare il drappo». Hanno fatto giocare almeno una volta 148 persone e «in questa speciale classifica sono i primi indiscussi».

Rione blu (guidato da Claudio Sangaletti): terzo posto con 76 punti, gli stessi dei gialli, ma con due vittorie in meno del rione del sole che ne totalizza ben 10. In testa per parecchi giorni, ha poi faticato a tenere il ritmo. Un risultato forse troppo severo per i polipetti che a lungo avevano sognato la vittoria finale. Del resto erano stati i primi a detronizzare i verdi nella classifica parziale dopo un dominio lungo anni. Il loro futuro? «Roseo. La loro è una contrada con un potenziale elevatissimo e già pronta per vincere. Del resto la dea bendata non potrà essere sempre contro di loro», è stato evidenziato. Il rione blu ha fatto giocare, almeno una volta, 137 persone.

Rione rosso (capitanato da Andrea Piceni): si piazza al quarto posto con 48 punti. Quest’anno ha perso la sua imbattibilità pluriennale nel gioco del conteggio intitolato «Riempiamo l'oratorio». Si è staccato velocemente dalla vetta, ma è stato anche perseguitato dalla «sfortuna». In diverse occasioni, quando ormai la vittoria sembrava vicina, si è palesato l’imprevisto. Da appuntare è la vittoria, «strameritata» a Bandierina. Le basi per una riscossa, sportivamente parlando, ci sono. Hanno portato a giocare almeno una volta 126 persone. «Siamo convinti che già nella prossima edizione i primi frutti si vedranno», hanno commentato gli organizzatori.

Il trofeo Minelli, dato all'atleta che ha svolto più gare, è rimasto ai rossi perché ad aggiudicarselo è stata Siria Pagani, ironia della sorte, proprio una nipotina del compianto Angelo. Sul palco per il ritiro del riconoscimento è salita la figlia, Alessia. Il premio del fair play è andato al parroco, don Giovanni Cominardi, che senza indugio si è calato nella manifestazione e nella sua organizzazione, partecipando anche come giurato.

"Un edizione di altissimo livello"

«Abbiamo assistito anche in questa edizione a momenti di alto livello culturale, ad altri con forti connotazioni sentimentali per passare nello sport e nella goliardia - ha ribadito l’organizzatore Massimiliano Torresi - Del resto il Palio dei Rioni di Pontoglio è unico per questo, porta con sé per ogni edizione almeno un grande evento capace di rimanere nelle menti delle persone. E’ stata una ennesima avventura passata e vissuta attimo per attimo, tra una gara e l'altra, tra l'arbitrare e il gustare la comunità in fermento. Fare comunità! Ecco, credo di aver contribuito a raggiungere questo risultato. Devo ringraziare tutti i miei aiutanti e in particolar modo Claudio Pezzoni la mia spalla destra, capace di farmi cambiare idea anche nelle situazioni in cui la mia testardaggine si palesa. Grazie a Marco Chiari, Giorgio Scarpenti, i presentatori Filippo Cortinovis e Petra Marella sempre pronti a sostenerci, a Pietro Vitali, ai sacerdoti per avermi dato la possibilità di fare quello che più mi piace, dandomi carta bianca pressoché illimitata. Un grosso ringraziamento anche ai fonici e a Giambattista Norbis, a Jacopo e tutti gli altri. Sicuramente ho dimenticato qualcuno. Grazie di cuore!».

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