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Zona rossa, beccati a far l'aperitivo e in gruppo al parco: fioccano 13 denunce

La Polizia Locale del Montorfano sta effettuando controlli a tappeto tra Coccaglio e Cologne per far rispettare le norme per evitare si diffonda il contagio.

Zona rossa, beccati a far l'aperitivo e in gruppo al parco: fioccano 13 denunce
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A finire nei guai sono stati sei residenti a Coccaglio (tra cui tre minorenni), due giovani di Rovato, due cittadini di Chiari, due di Erbusco e uno di Castrezzato.

Beccati a far l'aperitivo e in gruppo al parco: fioccano le denunce

Chi a fare l'aperitivo con gli amici al bar del paese vicino, chi invece al parco a giocare in gruppo. Alla faccia di quanto previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, si potrebbe dire. A Coccaglio oggi pomeriggio sono fioccate 13 multe e a finire nei guai sono stati sia residenti che abitanti dei paesi vicini.

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In un locale alla rotonda di via Marconi la Polizia Locale del Montorfano, agli ordini del comandante Luca Ferrari, ha denunciato cinque albanesi residenti a Chiari, Castrezzato ed Erbusco per violazione dell'articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità).

Il Dpcm dell'8 marzo, infatti, prevede di evitare qualsiasi spostamento all'interno dei territori della Lombardia (poi esteso a tutta la Penisola) salvo comprovate necessità quali gli spostamenti per lavoro, esigenze sanitarie o per l'acquisto di beni di prima necessità.

Gli agenti hanno poi proseguito i controlli in piazza Aldo Moro, dove sono stati denunciati quattro coccagliesi, tra cui un 15enne. Il bar della piazza, il Caffè dei Portici, era chiuso come moltissimi altri esercizi commerciali e attività del paese. Molti dei commercianti hanno infatti deciso di chiudere in maniera autonoma per dare il proprio contributo, nonostante la difficoltà economica derivata da tale scelta, per fermare l'epidemia di Coronavirus.

Infine, al parco di via Falcone, sono stati beccati quattro ragazzi (due ventenni e due minorenni) che si stavano divertendo in gruppo. Il decreto prevede anche di evitare assembramenti e di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone. Anche loro sono finiti nei guai.

Controlli a tappeto anche da parte dei carabinieri

I carabinieri del Comando provinciale di Brescia, sulla base dei recenti provvedimenti normativi e delle determinazioni assunte in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto, su tutto il territorio della Provincia hanno da subito avviato le attività per verificare il rispetto delle prescrizioni.

Il controllo è finalizzato ad accertare la piena aderenza a quanto disposto dalle norme e, allo stesso tempo, ad effettuare un’opera di sensibilizzazione sul delicato tema, aiutando i cittadini e i giovani ad adottare i comportamenti corretti. I militari delle 7 compagnie e delle 81 stazioni dell’Arma sono supportati da personale di rinforzo proveniente dal decimo reggimento carabinieri “Campania” e dal sesto battaglione “Toscana”, giunti da ieri con specifiche funzioni di controllo del territorio.

I carabinieri della Stazione di Chiari, durante i controlli su strada, hanno denunciato tre persone, tutte residenti nei territori limitrofi alla cittadina, che non hanno saputo fornire comprovata motivazione per il loro spostamento.

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