28 maggio 1974

Strage di Piazza Loggia: secondo il pg la richiesta di revisione della condanna è da respingere

Tramonte ha ribadito di essere innocente.

Strage di Piazza Loggia: secondo il pg la richiesta di revisione della condanna è da respingere
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In corso il processo di revisione nei confronti di Maurizio Tramonte, su di lui pende la condanna all'ergastolo definitiva per la strage di Piazza Loggia.

La foto

Al centro una fotografia presentata dall'ex Fonte Tritone nella quale, un particolare faceva pensare a Tramonte presente in piazza della Loggia quel tragico giorno. Nel mese di luglio 2022 la moglie Patrizia Foletto e la sorella Manuela Tramonte hanno concordato sul fatto che l'uomo ritratto in fotografia fosse proprio Maurizio Tramonte.

La condanna per aver partecipato alla riunione del 25 maggio

Questa mattina (martedì 4 ottobre 2022) il procuratore generale, nel corso dell'udienza, ha evidenziato che le dichiarazioni rilasciate da parte di moglie e sorella non rilevano nulla in merito alla verità giudiziaria accertata. É stato inoltre ricordato come Tramonte è stato condannato per aver partecipato alla riunione del 25 maggio 1974 ad Abano Terme nella quale occasione vennero decisi modalità e azioni per dare esecuzione alla strage. Stante così le cose, secondo il procuratore generale, l'istanza di revisione è da rigettare.

L'appello di Tramonte in videoconferenza dal carcere

Poco prima ad intervenire in videoconferenza dal carcere lo stesso Maurizio Tramonte il quale ha ribadito la sua innocenza ricordando che lui non era presente alla riunione del 25 maggio ad Abano Terme. Ha inoltre dichiarato di non conoscere Maggi, di non essere stato in piazza Loggia il 28 maggio e di non aver mostrato ad Arrigo (l'ex compagni di cella ora deceduto il quale riferì che Tramonte gli avrebbe fatto vedere quella foto dicendo che quello ritratto era lui) alcuna foto.

 

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