Rovato

Scarpette rosse: un'installazione contro la violenza di genere

Inaugurata il 23 novembre nella sala del Pianoforte del Municipio, è visitabile fino al 27 negli orari di apertura degli uffici comunali.

Scarpette rosse: un'installazione contro la violenza di genere
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Nel 2009 l’artista messicana Elina Chauvet diede vita a Juarez all’installazione "Zapatos rojos", per sensibilizzare al fenomeno della violenza sulle donne, in continua crescita. Da allora le scarpette rosse sono diventate il simbolo della lotta a ogni forma di abuso, maltrattamento e discriminazione di genere. Con lo stesso intento l’Amministrazione comunale rovatese ha deciso di promuovere un’installazione nella sala del Pianoforte del Municipio, inaugurata lunedì sera e visitabile fino a venerdì 27 novembre, negli orari d’apertura degli uffici.

Scarpette rosse: un'installazione contro la violenza

"Ho voluto invitare la componente femminile del Consiglio comunale, maggioranza e minoranza, perché la violenza è un tema super partes ed essendo noi portavoce dei cittadini, questa è un’occasione per portare l’attenzione su questo fenomeno - ha precisato l’assessore Valentina Bergo - Il rosso è il colore del sangue, ma con le scarpette rosse è come se le donne uccise potessero ancora camminare". L’assessore ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione comunale nel contrastare ogni forma di violenza. "Rovato è in prima linea - ha aggiunto - Aderiamo al Circolo delle panchine rosse, promosso dall’assessore del Comune di Brescia Roberta Morelli per cercare di fare rete. Abbiamo un appartamento per collocare temporaneamente le donne vittime di violenza. Oltre a questa installazione, abbiamo addobbato di rosso la scala d’ingresso, in modo che ci sia un segno visibile anche se il Comune è chiuso, e questa settimana la scuola primaria è stata illuminata di rosso. Purtroppo non è stato possibile organizzare altre iniziative per le restrizioni legate all’emergenza Covid". Le limitazioni anti-contagio non hanno infatti permesso all’Auser di promuovere, in sinergia con diverse associazioni del territorio, l’ormai tradizionale settimana di sensibilizzazione per l’eliminazione della violenza sulle donne.

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Per le minoranze "sbagliato non invitare gli uomini"

All’inaugurazione di lunedì sera erano presenti tutte le donne che siedono in Giunta e in Consiglio comunale, ma per Valentina Remonato, capogruppo di Rovato 2020, nella lodevole iniziativa c’è stata una pecca. "Credo che questa sia un’iniziativa utile e doverosa, ma sul tema dovremmo sensibilizzare tutti e due i generi - ha sottolineato - La vittima è la donna, ma è un problema sociale, quindi inclusivo degli uomini. L’assenza del sindaco e l’invito limitato alla componente femminile dell’Amministrazione non è il modo migliore per sensibilizzare su questo tema". In risposta, l’assessore Bergo ha precisato di aver sollecitato la partecipazione di tutte le donne presenti in Amministrazione per condividere la stessa sensibilità al tema della violenza. L’arrivo del sindaco Tiziano Belotti e la foto di gruppo estesa ai consiglieri maschi ha stroncato sul nascere ogni polemica. "Tutto è migliorabile, e questo è solo un inizio", ha concluso con atteggiamento conciliante Valentina Bergo.

Una mozione chiede l'istituzione di uno sportello

Proprio nella direzione di un miglioramento va la mozione presentata ieri, giovedì, da tutti i consiglieri di minoranza, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale e chiede l’istituzione in Municipio di uno sportello d’ascolto antiviolenza. Sebbene infatti sia già presente in Comune un’assistente sociale che segue nello specifico le vittime di abusi e maltrattamenti, spesso avvalendosi della collaborazione di professionisti esterni, secondo l’opposizione la nascita di uno sportello dedicato consentirebbe "di avere operatori appositamente formati e preparati, dotati di competenze specifiche e professionalità, per offrire ascolto e sostegno in caso di violenza e maltrattamento a tutte le donne che lo richiedano, naturalmente a titolo gratuito".

Le altre iniziative

A Rovato, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, è stata donata una panchina rossa all'istituto superiore Lorenzo Gigli, che si affianca a quella già presente in via Lamarmora. Anche in altri Comuni della zona sono state inaugurate delle panchine rosse, come ad esempio a Erbusco. Il servizio completo, arricchito di toccanti testimonianze e dati allarmanti su un fenomeno che rappresenta una piaga sociale, sul prossimo numero di Chiari Week, in edicola dal 27 novembre.

 

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