Il caso

Pontevico: al via il cantiere per la tanto dibattuta mensa

Azzini: «Andiamo avanti perché è un progetto finanziato tramite fondi del Pnrr e perché serve»

Pontevico: al via il cantiere per la tanto dibattuta mensa
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Il 28 novembre è stato ufficialmente aperto il cantiere della nuova mensa della scuola elementare. Nei giorni scorsi «Il Comitato Pontevico per la Scuola» ha scritto alla nostra redazione per manifestare nuovamente il suo malcontento.

A Pontevico ha preso il via il cantiere per la tanto dibattuta mensa

Nella missiva si legge :

«Il giorno che molti cittadini di Pontevico, genitori, insegnati e personale della scuola primaria Cicognini, temevano è purtroppo arrivato. Dopo una raccolta firme e le moltissime richieste a tutti i livelli istituzionali, lo scorso 28 novembre è stato aperto il cantiere per la costruzione della nuova mensa, che non serve e che nessuno vuole! Abbiamo perso il nostro giardino! – prosegue poi il comitato – Siamo stati "ascoltati", per così  dire, ma mai presi in considerazione davvero. La nostra non è più una richiesta di ascolto, ma un appello urlato a voce alta! I lavori sono appena iniziati ma è davvero impossibile apportare una modifica d'intervento? Un cantiere aperto all'interno di una scuola elementare? Voi sareste sereni per i vostri figli? Voi sareste capaci di far finta di niente davanti ad un cantiere inutile che toglie, ora e per sempre, lo spazio più bello di questa scuola?».

Gli scriventi non credono più nelle promesse e pretendono gesti concreti.

«Non servono più promesse "...che si farà...", serve che qualcuno intervenga ora. Serve che qualcuno abbia il coraggio di prendersi a cuore la volontà di 861 persone che hanno aderito alla raccolta firme dei mesi scorsi contro questo scempio e a tutti coloro che li supportano. Diteci voi come dei cittadini possono essere davvero ascoltati dalle proprie Amministrazioni e dalle istituzioni che dovrebbero rappresentarci e proteggerci. Ditecelo! Così saremo preparati per la prossima volta che saremo ignorati».

 

Le parole del sindaco Azzini

Sulla questione è stato anche sentito il sindaco Alessandra Azzini.

«Ci troviamo a distanza di mesi a spiegare nuovamente le motivazioni di questa scelta, dopo i rumors tra la gente e l’articolo di un paio di settimane fa del consigliere Bosio di Unire Pontevico che trovo alquanto imbarazzante considerato che un consigliere, dunque Amministratore comunale, non conosca gli iter procedurali di progetto, più volte spiegati anche nelle adunanze pubbliche: è già iniziata la campagna elettorale per il prossimo maggio? – ha premesso il sindaco Azzini – Forse non è ancora chiaro che stiamo operando su 350 metri quadri su un giardino di 2200, forse non è ancora chiaro che la scuola primaria non ha una sua mensa e i bambini sono costretti ad andare in quella dell’infanzia, così come non sono chiare o non vogliono essere chiare diverse altre cose. Andiamo dunque con ordine. La nostra scuola elementare non ha una mensa ne tanto meno una palestra, quindi la realizzazione della mensa serve, chi sostiene non sia utile sta dicendo una grandissima eresia. Stiamo riorganizzando e ottimizzando gli spazi già esistenti e preposti a questa finalità, recuperando quello che abbiamo anziché andare a costruire altrove un nuovo polo scolastico, sottraendo di nuovo territorio e verde al nostro paese. Diamo così una mensa alle elementari, spostiamo le aule create all’interno della palestra (per questo non ne esiste una) nelle nuove aule costruite di fianco alla nuova mensa, così da poter ricreare anche la tanto agognata palestra e aver margine anche sugli spazi nella zona dell’asilo, per affrontare problematiche che si potrebbero creare per fornire servizi».

Arriva anche la smentita sull’aspetto «tutti i genitori e gli insegnanti sono d’accordo» come si dice in paese.

«Un’affermazione non vera. Ci sono state famiglie di alunni che in un confronto hanno fiutato la piega politica che questa vicenda ha preso e “ci siamo distaccati e ne staremo distanti” – ha affermato il primo cittadino – Chi vuole parlare parli con il proprio nome e il proprio cognome, non a nome di tutti che poi tutti non sono. Anche le firme raccolte, certo che sono tante, ma quando alcuni firmatari hanno chiesto spiegazioni e sono state delucidate le nostre scelte hanno capito che la situazione era ben diversa. Andiamo avanti anche perché ricordiamo è un progetto finanziato tramite fondi del Pnrr e perché serve. Poi ovvio che a 5 mesi dalle amministrative si giochi anche su questo».

In evidenza un'immagine d'archivio.

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