Sebino e Franciacorta

Ortopedia pediatrica: i consigli dell'ortopedico ai genitori

Se non ci sono gravi problemi eventualmente di origine neurologica, solitamente i difetti si autocorreggono con la crescita

Ortopedia pediatrica: i consigli dell'ortopedico ai genitori
Pubblicato:

Sottoporre i bambini a controlli periodici dall'ortopedico, per individuare precocemente i difetti congeniti oppure correggere, se necessario, uno stile di vita inadeguato. Questo è il primo consiglio che il dottor Guido Carbone, medico ortopedico specializzato in ortopedia pediatrica e patologie del piede, sente di dare ai genitori. "Se non ci sono gravi problemi eventualmente di origine neurologica, solitamente i difetti si autocorreggono mano a mano che il bambino cresce" rassicura il medico.

L’importanza di un approccio multidisciplinare

Il dottor Carbone affronta il tema dell’ortopedia pediatrica a 360 gradi. "Le patologie dei piedi in età pediatrica sono diverse. Principalmente, si dividono in: malformazioni congenite e patologie dell’accrescimento. Si spazia dai piedi piatti alla paralisi cerebrale infantile che può avere effetti purtroppo anche sull’apparato motorio. Senza alcun dubbio l’approccio migliore è quello multidisciplinare, coinvolgendo oltre all’ortopedico anche il pediatra, il fisioterapista e all’occorrenza il neurologo".

Le patologie più diffuse

Cammino intraruotato, la deambulazione in extrarotazione e cammino sulle punte di piedi sono le problematiche più diffuse. Anche in un bimbo che cammina appoggiando i piedi intraruotati o in punta potremmo trovarci di fronte a fenomeni fisiologici; tuttavia in questi casi è utile il consulto con un medico ortopedico.
"Sono disturbi che si verificano a partire dagli anni della scuola materna. Come dicevo, alcuni di questi tendono ad autocorreggersi".
Ad esempio, il piede piatto del bambino è fisiologico fino almeno ai 4-5 anni. Poi subisce un processo di maturazione che porta, progressivamente, alla formazione della volta plantare che si completa di norma intorno ai 12 anni.

Dottor Guido Carbone

Il cammino intraruotato

Consiste nel camminare con i piedi ruotati verso l’interno. "Non è una vera malattia, ma un problema che negli anni quasi sicuramente tenderà a risolversi perché il collo del femore tende a derotarsi da solo" rassicura l'ortopedico.

Deambulazione in extrarotazione

I bambini che camminano con i piedi ruotati verso l’esterno, invece, lo fanno a causa della rotazione delle anche (retroversione del collo femorale) molto spesso ereditata dai genitori.

Cammino sulle punte di piedi

Infine, ci sono i bambini che camminano sulle punte. Problema che, in assenza di patologie neurologiche, può essere causata dalla presenza di un tendine d’Achille più corto del normale con tricipite retratto. Il tendine troppo corto, tendendo a tirare, impedisce l’appoggio normale del calcagno durante il cammino. Da fermo invece il piccolo appoggia normalmente i piedi per terra.
Anche questa problematica solitamente si sistema da sola. "Non dovesse succedere, potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico di allungamento del tendine. Sarà comunque l’ortopedico fin dall’inizio ad accertare la situazione e a prendere in considerazione tutte le possibili cause per cui il problema si manifesti".

A chi rivolgersi

L’ortopedico provvederà a stabilire il percorso di cura corretto procedendo caso per caso. Non dimentichiamo, infatti, che la salute dei piedi ha un ruolo importante nel benessere di tutto l’organismo.
Tra i punti di riferimento sul territorio bresciano per la cura delle patologie dell’avampiede, c’è il dottor Guido Carbone, ogni giorno al servizio dei pazienti all’Istituto Sant’Anna di Brescia (030.31971119), al Poliambulatorio San Matteo di Roncadelle (030.2585435), al Poliambulatorio San Gregorio di Cologne (030.7156761), presso il poliambulatorio Corte dei Disciplini di Travagliato (030.6862404) e, infine, a Travagliato nel suo studio privato.

Per maggiori informazioni: 335.6635217 o visitare il sito dottorguidocarbone.it

Seguici sui nostri canali