Ortopedia pediatrica, le patologie più diffuse

Ne parliamo con il dottor Guido Carbone sempre pronto a dare consigli ai genitori in caso di necessità

Ortopedia pediatrica, le patologie più diffuse
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Il dottor Guido Carbone affronta il tema dell’ortopedia pediatrica a 360 gradi in questa intervista.
«Per i bambini - spiega il medico - camminare correttamente è fondamentale. Purtroppo, però, a causa di varie problematiche, non è sempre così facile».

L'importanza di controlli periodici

Sottoporre i bambini a controlli periodici dall'ortopedico, raccomanda il dottor Guido Carbone, permette di individuare precocemente i difetti congeniti. E consente di correggere uno stile di vita inadeguato, tra cui anche qualche eccesso nelle attività sportive. Una condizione che, in una società in cui il bimbo è spinto spesso a primeggiare a tutti i costi, gli specialisti rilevano sempre più di frequente.

Ortopedia pediatrica, qual è l’approccio migliore?

«Senza alcun dubbio l’approccio multidisciplinare, coinvolgendo oltre all'ortopedico anche il pediatra, il fisioterapista e all'occorrenza il neurologo. Certo bisogna esaminare caso per caso per trovare ogni volta il percorso migliore, ma alla fine i risultati sono ottimi».

A quale patologia si riferisce in particolare?

«A tutte, dalle più semplici alle più gravi, dai piedi piatti alla paralisi cerebrale infantile che può avere effetti purtroppo anche sull’apparato motorio».

Parliamo delle alterazioni più semplici...

«In questi casi nessun timore, solitamente infatti tendono ad autocorreggersi crescendo. Quando invece sono provocate da problematiche neurologiche o scheletriche congenite può essere utile ricorrere a trattamenti più specifici che possono richiedere tempi più lunghi di risoluzione».

In cosa consistono la cammino intraruotato, la deambulazione in extrarotazione e la cammino sulle punte di piedi?

«Sono disturbi che si verificano a partire dagli anni della scuola materna. Alcuni di questi tendono ad autocorreggersi. Per esempio il primo consiste nel camminare con i piedi ruotati verso l’interno.
Non è una vera malattia, ma un problema che negli anni quasi sicuramente tenderà a risolversi perché il collo del femore tende a derotarsi da solo. I bambini che camminano con i piedi ruotati verso l’esterno, invece, lo fanno a causa della rotazione delle anche (retroversione del collo femorale) molto spesso ereditata dai genitori. Infine, ci sono i bambini che camminano sulle punte, problema che, in assenza di patologie neurologiche, può essere causata dalla presenza di un tendine d’Achille più corto del normale con tricipite retratto. Il tendine troppo corto, tendendo a tirare, impedisce l’appoggio normale del calcagno durante il cammino. Da fermo invece il piccolo appoggia normalmente i piedi per terra.
Anche questa problematica solitamente si sistema da sola. Non dovesse succedere potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico di allungamento del tendine. Sarà comunque l’ortopedico fin dall'inizio ad accertare la situazione e a prendere in considerazione tutte le possibili cause per cui il problema si manifesti».

Ortopedia pediatrica

Anche i chili di troppo e l'obesità influiscono sull'ortopedia pediatrica...

Non solo i piedi, anche le ginocchia dei bambini sono a rischio.
Sotto il peso dei chili di troppo, infatti, le gambe dei più piccoli rischiano di storcersi dando luogo alla patologia del ginocchio valgo o a “X”.
Le patologie del ginocchio sono tra i difetti acquisiti o congeniti più diffusi nei bambini, e sono legate a un mancato allineamento di femore e tibia, che determina la formazione di un angolo ottuso rivolto verso esterno (gambe a X) o verso l'interno (ginocchio varo o gambe "a parentesi").
Le statistiche dicono che in media nella popolazione italiana ricorre un ginocchio valgo ogni 500 bambini. A essere particolarmente colpite dal problema sono soprattutto le femmine il cui valgismo è spesso fisiologico. Quando il ginocchio valgo non è congenito ma acquisito, causa scatenante può essere considerata l'obesità.

Ma si guarisce dal ginocchio valgo?

«Qualora il problema sia molto pronunciato esistono metodi chirurgici dal successo garantito - spiega il dottor Carbone - Bisogna però intervenire tra i 9 e i 14 anni».
Anche in questo caso solo l’ortopedico sarà in grado di consigliare i genitori sulle modalità migliori per trattare le problematiche.

Un ultimo consiglio?

«Per evitare inconvenienti meglio fare molta attenzione all'alimentazione dei ragazzi, che deve essere sana, variata ed equilibrata, occorre poi invogliare i bambini a fare la giusta attività fisica perché riescano a mantenersi in forma prevenendo così l’obesità».

Ortopedia pediatrica, a chi rivolgersi

Il dottor Guido Carbone, medico chirurgo ortopedico, è a disposizione dei genitori che desiderino approfondire alcuni aspetti di ortopedia pediatrica. Ogni giorno al servizio dei pazienti all’Istituto Sant’Anna, al Poliambulatorio San Matteo e allo studio Maraton di Brescia, nonché a Travagliato nel suo studio privato, è disponibile per informazioni ai telefoni 393.3278751 e 335.6635217.

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