Nuovo attacco alla Concert hall: "Nessun interesse pubblico"

Il comitato No Pf2 ha organizzato una camminata sui luoghi interessati dall'intervento definito "un progetto faraonico privo di reali contenuti culturali".

Nuovo attacco alla Concert hall: "Nessun interesse pubblico"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Un progetto faraonico privo di reali contenuti culturali". E' un giudizio impietoso quello dato dagli attivisti del comitato No pf2 al progetto di una Concert hall da 6.381 posti (cui si aggiungerebbe un teatro più piccolo da 444) a Erbusco. In una camminata sui luoghi interessati dall'intervento è stato messo in discussione l'interesse pubblico dell'opera, fondamentale per giustificarne l'edificazione in un'area in gran parte agricola.

Nuovo attacco alla Concert hall

Sul progetto è intervenuto il musicologo Ottavio De Carli, che in una lunga analisi ha messo in discussione proprio l’interesse pubblico dichiarato nel progetto, ossia quello di promuovere la cultura. "Sebbene l’intento di promuovere la cultura di primo acchito possa sembrare condivisibile, un esame più attento mette in evidenza che si tratta al contrario di un progetto faraonico privo di reali contenuti e le cui ambizioni vanno ben oltre i limiti del credibile e dell’accettabile - ha precisato - Il progetto  sottolinea con insistenza il confronto con i principali competitors, come se la valenza culturale di un teatro si misurasse a numero di posti. Ma in campo culturale non esiste competizione: semmai sinergia, collaborazione, dialogo e confronto. Il confronto con queste grandi sale, tuttavia, è nella maggior parte dei casi fuori luogo, perché per lo più questi teatri non propongono (se non eccezionalmente), repertori di musica classica, né melodrammi. Secondo il progetto presentato, la Franciacorta Concert hall (FCH) vanterebbe la collaborazione di un’orchestra, un coro e un corpo di ballo stabili, per un totale di quasi 200 persone regolarmente stipendiate. Ma quando poi si vanno a verificare i conti economici, si vede che la fondazione intende assumere dapprima solo una trentina di artisti, poi nel 2026 un altro centinaio. Dei circa 70 che mancano all’appello non si fa il minimo cenno". Il musicologo ha aggiunto che non c'è inoltre "alcun progetto didattico per l'istituto di studi musicali",  ma quello che preoccupa maggiormente sono le previsioni economiche: "La Fondazione prevede infatti incassi annui superiori ai 25 milioni di euro, il che significa, secondo quanto dichiarato, una media di 370.000 spettatori disposti a pagare un biglietto di 69 euro (un prezzo non proprio popolare). Delle spese previste solo il 20% sarà in effetti destinato al costo vivo degli spettacoli".

Le criticità ambientali

Gli attivisti del Comitato No Pf2 hanno portato l'attenzione anche su altri aspetti. "L’area interessata all’intervento è sottoposta al vincolo paesaggistico, istituito nel 2008, per il quale tutti gli interventi edificatori non possono danneggiare il pregio paesaggistico del luogo - hanno sottolineato - Il progetto sia per l’impatto volumetrico (più di 50.000 metri quadrati) sia per l’enorme altezza (27 metri dalla provinciale) è evidente che contrasta sia con la delibera della Giunta regionale, n. 7311/2008, di istituzioni del vincolo a Erbusco, sia con la delibera regionale n. 27/2011 che approva i criteri per l’approvazione dei progetti in zone a vincolo paesaggistico. Il progetto contrasta inoltre con la Legge regionale n. 7/2017 sull’Invarianza idraulica poiché prevede una superficie filtrante piccolissima e conseguentemente aumenterà le massime portate di piena e dei volumi scaricati in un’aria già fortemente soggetta ad allagamenti".

La voce dei residenti in via Dei Colli

Nel tour tra i luoghi interessati dall'intervento non è mancata una tappa al villaggio di via Dei Colli, davanti al quale dovrebbe sorgere l'imponente teatro. Un residente ha sintetizzato l'Odissea vissuta in seguito a ripetuti allagamenti nei garage (l'acqua ha raggiunto fino a tre metri d'altezza), e la preoccupazione per il futuro. Il timore è che la bretella stradale prevista proprio dietro le loro case possa aggravare ulteriormente il rischio idrogeologico della zona.

Il caso in Regione Lombardia

Se diversi esponenti politici e partiti si sono già espressi sull'argomento, nei giorni scorsi Viviana Beccalossi, consigliere del Gruppo Misto, ha presentato una mozione urgente in Regione per chiedere "se la Giunta regionale sia in possesso della proposta progettuale e quali siano le considerazioni preliminari di Regione Lombardia in merito alla coerenza del progetto con le normative vigenti e in particolare con gli ambiziosi obiettivo contenuti nel Ptra Franciacorta".

TORNA ALLA HOME PAGE

Seguici sui nostri canali