Paratico

Minimarket alle ex piscine: il Tar respinge il ricorso di Legambiente

Questa volta gli ambientalisti si erano opposti alla quinta variante al Pgt che autorizza di fatto i lavori.

Minimarket alle ex piscine: il Tar respinge il ricorso di Legambiente
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Il Tar ha emesso l'ordinanza nei giorni scorsi sulla nota vicenda.

Minimarket alle ex piscine: il Tar respinge il ricorso di Legambiente

Il Tribunale amministrativo regionale di Brescia nei giorni scorsi si è espresso ancora una volta sulla vicenda che da anni sta tenendo banco, ossia quella della costruzione di un centro commerciale sull'area delle ex piscine di Paratico. Il Tar ha respinto con un'ordinanza il ricorso presentato da Legambiente contro il Comune di Paratico, il
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Brescia, Cremona e Mantova, non costituiti in giudizio e nei confronti di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Edelweeis Renewables (tutti non costituiti in giudizio) e One Italy S.r.l., la società costruttrice, per l'annullamento di fatto dell'ultima variante al Pgt voluta dall'Amministrazione comunale di Paratico. "Ritenuto, pertanto, che il ricorso per motivi aggiunti non risulti assistito da sufficienti elementi di fumus boni iuris tali da giustificare la concessione della richiesta misura cautelare di sospensione degli effetti del permesso di costruire - si legge nel documento -  Precisato che, con riferimento a parte ricorrente, non pare configurarsi il rischio di
un danno grave e irreparabile derivante dall’efficacia dei provvedimenti impugnati. Ravvisata, pertanto, la carenza dei presupposti per la concessione della richiesta misura cautelare" il Tar ha respinto l'istanza cautelare.

Ma Legambiente non ci sta e andrà al Consiglio di Stato

"Basta strutture in riva al lago - si legge nel comunicato firmato dal presidente del circolo Basso Sebino, Dario Balotta - Due nuove strutture commerciali, uniformi, senza alcuna bellezza e di dubbia utilità se relazionate alle altre quattro già presenti aParatico e che si aggiungono ai supermercati dei confinanti  Sarnico, Franciacorta e Capriolo, contrastano con la sbandierata vocazione turistica del lago d’Iseo che è, evidentemente, più uno slogan che una sincera ambizione. Riteniamo che uniformare il territorio del lago d’Iseo all’hinterland milanese, mutuandone le stesse logiche di sviluppo basate sull’irrefrenabile istinto alla cementificazione, sia un grave errore, in particolare nel medio-lungo termine. Le Amministrazioni locali, le imprese edili, gli introiti degli oneri di costruzione vanno e
vengono, gli immobili restano e così non si combatte il cambiamento climatico e neppure si da valore turistico al lago". Per quanto riguarda l’ordinanza del Tar che autorizza i lavori sull’area delle ex piscine per portare a termine "l’ennesima operazione di edilizia commerciale prefabbricata, non si  comprende quale sia l’interesse pubblico perseguito dall’amministrazione comunale di Paratico rispetto a questa speculazione edilizia inflitta su un territorio delicato, caratterizzato da persistenti cedimenti delle strutture e dalla risalita d’acqua di falda in superficie e ricadente in una zona soggetta a plurimi vincoli ambientali (tra cui quelli previsti per le Reti Ecologiche Regionali). Quest’area dovrebbe tornare ad essere un’area verde. Inoltre non si  comprende come negli uffici tecnici di Paratico, tra la complessità delle tavole catastali in cui solo gli addetti ai lavori sanno muoversi con disinvoltura, come aree pubbliche comunali possano diventare private per poi essere acquisite come standard urbanistici in detrazione degli oneri di costruzione (cfr. sentenza del Consiglio di Stato del febbraio 2019 che annullava i permessi di costruire della One Italy, il costruttore dei minimarket). La cementificazione (e gli interessi che si porta con sé) prevale
vittoriosa nel nostro territorio lacuale e trova terreno fertile nell’indifferenza  della Sovrintendenza e della Provincia di Brescia sui temi ambientali ed urbanistici mentre l’Unione Europea li pone al centro del suo futuro. Non accetteremo che i Piani Territoriali Regionali d’Area, possano essere disapplicati da ogni piccolo ente
locale.  Paratico è il comune del lago d’Iseo ha il record della più alta cementificazione tra i comuni rivieraschi (con ricchi introiti urbanistici)  ma è  anche tra i comuni lombardi meno virtuosi sul fronte dei conti pubblici come recentemente reso noto dalla Corte dei Conti. Segno di una  spesa pubblica inefficiente che ha bisogno di essere alimentata continuatamente da nuove costruzioni (anche sulle rive del lago) per incassare gli oneri urbanistici.

 

 

 

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