Paratico

Nuovo centro commerciale: a breve partiranno i lavori

La sentenza del Consiglio di Stato sulla struttura che dovrebbe sorgere sull'area ex piscine.

Nuovo centro commerciale: a breve partiranno i lavori
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L'ultima sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda di Paratico.

Nuovo centro commerciale: a breve partiranno i lavori

Un nuovo centro commerciale in riva al lago, sull’area in cui avrebbero dovuto aprire le piscine. Il Consiglio di Stato nei giorni scorsi ha dichiarato l’azione di ottemperanza della precedente sentenza inammissibile. Cosa vuol dire? Che in sostanza, a seguito della «quarta variante» al Pgt approvata dal Consiglio comunale di Paratico a gennaio di quest’anno, la società One Italy srl potrà iniziare i lavori. Anche se questa complessa e articolata vicenda giudiziaria, fatta di innumerevoli ricorsi e iniziata ben quattro anni fa, non è assolutamente detto che sia finita qui. La società Edelweiss Renewables, Gaetano Maffei e Timothy John Brown nel 2016 e l’associazione Legambiente Onlus avevano impugnato gli atti della serie procedimentale attraverso i quali il Comune di Paratico aveva autorizzato l’intervento edilizio proposto dalla società One Italy, consistente nella realizzazione di una media struttura di vendita lungo la strada provinciale 12, in prossimità del lago d’Iseo. Il Tar nel 2018 aveva riunito i ricorsi, li aveva respinti e aveva compensato integralmente tra le parti le spese di lite. Ma la sentenza era stata appellata e il Consiglio di Stato, nel 2019 aveva accolto le censure promosse, annullando gli atti impugnati, e cioè la "terza variante" e i titoli abilitativi rilasciati sulla sua base.

Quarta variante

Ma ancora prima delle sentenze del Tribunale amministrativo regionale e del CdS, il Comune di Paratico aveva dato il via alla "quarta variante", approvata all’inizio di quest’anno. Il ricorso per ottemperanza La società Edelweiss Renewables e Legambiente hanno di conseguenza presentato due ricorsi separati per l’ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato del 2019 che aveva di fatto bloccato il centro commerciale. In giudizio si sono costituiti il Comune di Paratico, il Ministero dei Beni e della Attività culturali e ovviamente la società costruttrice.
"I titoli edilizi rilasciati alla società One Italy sono stati basati sull’ultima variante e sono stati oggetto di un nuovo procedimento amministrativo e di un’autonoma istruttoria - si legge nella sentenza, pubblicata mercoledì - Tali elementi di fatto, oggettivi e positivamente riscontrabili, inducono a ritenere che sia la nuova variante, con i relativi allegati, sia il decreto di VAS, sia i nuovi titoli edilizi, costituiscono atti autonomi rispetto a quelli in precedenza annullati (variante 3 e vecchi titoli edilizi), essendo stati emanati dall’Amministrazione comunale di Paratico sulla base di presupposti nuovi e autonomi. Fermo restando l’esame della legittimità dei menzionati atti sotto diversi e autonomi profili, si ritiene che i medesimi, da un punto di vista oggettivo, non replichino in alcun modo, né in via diretta, né tantomeno in via indiretta, i vizi di legittimità definitivamente acclarati dal giudicato formatosi con la sentenza del Consiglio di Stato. In particolare, la nuova variante è stata basata su un diverso articolato normativo". E ancora: "Anche qualora, pertanto, si ipotizzassero profili di illegittimità nella nuova variante, questi sarebbero di necessità autonomi e slegati dal precedente giudicato di annullamento". Infine, il Consiglio di Stato ha dichiarato il Tar competente, davanti al quale le cause "andranno riassunte entro 30 giorni dalla comunicazione della sentenza".

Il commento del sindaco

Comprensibilmente soddisfatto il primo cittadino Gianbattista Ministrini: "Abbiamo svolto tutto correttamente ora con questa sentenza anche la società si sente più sicura nell’iniziare i lavori". Il caso, iniziato quattro anni fa, non è ancora terminato. Purtroppo, come spesso succede nel nostro Paese, al di là delle ragioni, queste vicende giudiziarie sembrano non avere mai una fine.

Legambiente

Legambiente è intervenuta sulla vicenda giudiziaria relativa alla realizzazione del centro commerciale da realizzare sull’area delle ex piscine. "Per salvare il lago d’Iseo, la sua bellezza e la sua vivibilità c’è bisogno che i Comuni rivedano il modo di programmare l’utilizzo del territorio - ha commentato Dario Balotta, presidente circolo di Legambiente basso Sebino - Bisogna mettere un freno ad una urbanistica caotica che sconvolge il paesaggio ed alle sempre più invasive aree commerciali come la realizzazione di due nuove strutture commerciali e parcheggi nell’area dell’ex piscina in riva al lago. Nessuna sconfitta di Legambiente, si apre, invece, un nuovo contenzioso amministrativo per la tutela del territorio del basso Sebino". Legambiente è intervenuta anche sull’ordinanza del Cds del 13 novembre che "ha sancito l’annullamento della sentenza del Tar che aveva annullato l’ordine di demolizione dei fabbricati della One Italy emesso dal Comune di Paratico. Torna pertanto in vita l’ordine di demolizione originariamente emesso dal Comune, rispetto al quale ci attiveremo prontamente nei prossimi giorni per l’ottemperanza con un esposto/denuncia nelle sedi preposte (Provincia di Brescia, Polizia Locale, Comune di Paratico e Procura della Repubblica di Brescia). I fabbricati costruiti fino ad oggi devono essere pertanto prontamente demoliti, senza se e senza ma". In realtà il Consiglio di Stato su questa vicenda deve ancora emettere un verdetto. Tutto rinviato al 2021.

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