Inseguimento

In fuga da Rovato fino alle porte di Milano: in auto avevano un arsenale

Sul veicolo, una Opel, viaggiavano padre e figlio originari dell'Est Europa. Il conducente ha colpito e ferito un agente della Polizia locale

In fuga da Rovato fino alle porte di Milano: in auto avevano un arsenale
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Un inseguimento da paura, partito da Rovato, nei pressi della Conad, e terminato alle porte di Milano, lungo l'autostrada A4. Sull'auto in fuga, una Opel, viaggiavano padre e figlio, originari dell'Est Europa. A bordo del veicolo, fermato dalla Polizia locale rovatese con l'ausilio della Stradale di Seriate, numerosi arnesi da scasso che sono stati prontamente sequestrati.

In fuga da Rovato fino alle porte di Milano

L'allarme è scattato intorno alla mezzanotte di martedì 28 febbraio, quando le telecamere del sistema di lettura targhe, di cui il Comune di Rovato è dotato, hanno intercettato il transito di un veicolo sospetto. In particolare, un mezzo già segnalato per intestazione fittizia. Gli agenti della Polizia locale rovatese hanno cercato di fermare l'auto nei pressi della Conad, in via Rudone, ma hanno rischiato di essere speronati. Da qui ha preso il via un rocambolesco inseguimento, che ha raggiunto i 200 chilometri orari. E il conducente della Opel, un uomo classe 1983 originario dell'Est Europa che trasportava il figlio, maggiorenne, non ha esitato a imboccare il casello dell'autostrada A4 (peraltro sfondando la sbarra d'accesso) in direzione Milano per sfuggire agli agenti.

In auto avevano un arsenale

La pattuglia rovatese, però, non si è lasciata intimidire ed è rimasta sulle tracce del veicolo in fuga. Grazie all'intervento della Polizia stradale di Seriate, la Opel è stata fermata alle porte di Milano. Il 40enne alla guida ha opposto resistenza, ferendo un agente della locale di Rovato (che se l'è cavata con una prognosi di 6 giorni). Un comportamento che è costato all'uomo l'arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La sorpresa è arrivata dalla perquisizione del veicolo, a bordo del quale sono stati trovati numerosi attrezzi da scasso: un vero e proprio arsenale. Padre e figlio sono stati anche denunciati a piede libero per il possesso ingiustificato degli arnesi e per lo scasso di un furgone.

Arresto convalidato

Nella giornata di mercoledì 1 marzo l'arresto è stato convalidato. Per il 40enne è scattato l'obbligo di dimora nel paese in cui vive, in provincia di Milano.

 

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