Il cranio del bosco appartiene alla piccola Iushra
Si risolve tragicamente il caso della scomparsa della 12enne a Serle nel 2018
Il cranio del bosco appartiene alla piccola Iushra.
E' arrivata la triste, ma inevitabile conferma di una delle vicende più macabre e tragiche degli ultimi anni: il cranio ritrovato nel bosco lo scorso 4 ottobre 2020 vicino ai boschi di Cariadeghe appartiene a Iushra Gazi.
E' arrivata una svolta nel caso della scomparsa di Iushra Gazi, la dodicenne bengalese che nel luglio del 2018 era scomparsa senza lasciare traccia nel bosco che sovrasta Serle, in particolare sull’altipiano di Cariadeghe dove la bambina stava partecipando ad una visita guidata assieme alla Fobap (Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili).
Sforzi vani
Da allora e nonostante gli sforzi di migliaia di persone, nessuno è mai riuscito a ricostruire le dinamiche di una scomparsa a dir poco enigmatica, nata da una «corsa» lontano dall’istruttrice responsabile (Roberta Ratti, condannata a 8 mesi) e terminata in un mistero inesplicabile e alla morte della piccola.
Tra gli episodi che hanno costellato le ricerche, anche il caso di una testimonianza poi rivelatasi truffaldina.
La zona fortemente boschiva e fitta di sentieri difficili da conoscere hanno reso le ricerche vane, fino almeno a domenica 4 ottobre 2020, quando un cacciatore ha ritrovato un cranio umano a pochi chilometri dal luogo della scomparsa.
Esame del Dna
Il cranio è sembrato fin da subito poter coincidere con quello della 12enne bengalese, ma per avere una conferma è stato necessario attendere un difficile test del Dna. I medici legali sono riusciti a estrapolare il Dna dal cranio ritrovato dal cacciatore e hanno trovato corrispondenza con quello della piccola Iushra Gazi, chiudendo così la terribile vicenda.
Nelle prossime settimane le forze dell'ordine potrebbero disporre nuovi sopralluoghi sul luogo della scomparsa (l'altopiano) per cercare con cani molecolari nuovi resti ossei della bambina, mentre non sarà al momento possibile ricostruire la cause della morte, anche se la strada maggiormente indicata è quella di una morte per ipotermia e il successivo intervento di animali e intemperie a far scomparire Iushra.