Rapina

Con la scusa di controllare la caldaia deruba gli anziani, quattro i colpi messi a segno

L'uomo è stato sorpreso mentre tentava di nascondersi nell’androne di casa sua e si disfaceva di una busta contenente dei documenti ed un quaderno sul quale erano annotati dei nomi e dei codici fiscali.

Con la scusa di controllare la caldaia deruba gli anziani, quattro i colpi messi a segno
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Nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 dicembre i carabinieri della Stazione di Gussago hanno posto fine ad una serie di furti e truffe posti in essere da un pregiudicato 39nne originario del basso Garda bresciano, il quale agiva scegliendo le sue vittime tra i soggetti notoriamente più deboli quali gli anziani che vivono da soli.

Come agiva?

L’uomo con il pretesto di controllare la caldaia, piuttosto che fingersi un addetto delle società fornitrici di energia, o propinando l’acquisto di rilevatori di fughe di gas  facendo leva sui timori degli anziani evocando la recente tragedia avvenuta a Ravanusa (AG), entrava nelle abitazioni delle sue vittime che, distratte con il pretesto di andare a prendere in un’altra stanza il codice fiscale o altro documento,  derubava del denaro o dei valori che riusciva a reperire, allontanandosi repentinamente con la scusa di ritornare in un altro momento.

Rintracciate le vittime dei reati

Quattro i colpi messi a segno nel pomeriggio di ieri tra i comuni di Rodengo Saiano e Gussago, l’ultimo dei quali non andato a buon fine grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Gussago che, allertati dalla segnalazione dei precedenti episodi, stavano perlustrando il territorio alla ricerca del soggetto segnalato. Transitando nella via Diaz del centro gussaghese i carabinieri hanno notato il portone di una abitazione lasciato socchiuso dal quale un uomo alla vista dei militari rientrava repentinamente destando sospetti; difatti lo stesso è stato sorpreso mentre tentava di nascondersi nell’androne e si disfaceva di una busta contenente dei documenti ed un quaderno sul quale erano annotati dei nomi e dei codici fiscali. Grazie a quanto recuperato si è poi potuto risalire alle vittime dei reati commessi poco prima che gli avevano fruttato un paio di portafogli, documenti e carte bancomat con relativi codici. Le vittime rispettivamente di 60, 64,78 e 90 anni sono state tutte raggiunte dagli operanti che hanno così raccolto le loro denunce.

Arresto convalidato

L’uomo è stato arrestato e ha trascorso la notte presso le camere di sicurezza della caserma dell’Arma di Gussago; nella mattinata odierna il suo arresto è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Brescia che, accogliendo la richiesta del legale difensore rinviando l’udienza ad altra data per i termini a difesa, disponeva la liberazione del reo con l’obbligo di presentazione quotidiana presso la caserma dei carabinieri del luogo di residenza.

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