Consiglio comunale

Bocciata la mozione di censura sulla frase razzista

Oltre quattro ore di discussione a Rovato in un clima molto teso tra maggioranza e opposizione.

Bocciata la mozione di censura sulla frase razzista
Pubblicato:
Aggiornato:

Una discussione di circa quattro ore, che ha spaziato su diversi temi, dal rendiconto 2020 ai regolamenti comunali per la disciplina della videosorveglianza e la concessione di occupazione di spazi pubblici al centro fiere Franciacorta, dalle misure di semplificazione per la rigenerazione urbana ai due punti più scottanti, discussi al termine della seduta, ossia la mozione di censura per un commento pubblicato su Facebook dal consigliere di maggioranza Diego Vezzoli e la mozione per la cancellazione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Nel Consiglio comunale che si è svolto giovedì sera in sala civica a Rovato, a porte chiuse ma trasmesso in diretta streaming su YouTube, è emersa la sempre più profonda spaccatura tra la maggioranza e l’opposizione. Una frattura che scaturisce da visioni politiche completamente diverse sul futuro della città.

Bocciata la mozione di censura sulla frase razzista del consigliere

Per il resoconto dettagliato si rimanda al prossimo numero di ChiariWeek, che sarà in edicola dal 21 maggio. Ecco però una sintesi degli argomenti più dibattuti. Partendo dalla fine, la discussione è stata particolarmente tagliente in merito alla mozione di censura (che invitava l’interessato a valutare la possibilità di dimettersi e chiedeva la revoca delle deleghe conferite dal primo cittadino) presentata da Rovato Vale, La Civica e Rovato 2020 sulla frase razzista (pubblicata su Facebook) del consigliere Diego Vezzoli. La consigliera Elena Zoppi tra i firmatari del documento, ha portato l’attenzione sul discredito gettato sulla città di Rovato dalla vicenda, mentre Andrea Giliberto di RovatoW ha rimarcato che “la frase è intrinsecamente grave. Ha un significato inequivocabile. Non è un giudizio personale: una cosa è la persona, un’altra la funzione”. Il consigliere Vezzoli ha definito “severi censori” coloro che hanno segnalato il suo commento, denunciando una certa perversione nell’andare a controllare i profili altrui. “La frase era infelice e me ne scuso – ha precisato – Ma non mi rappresenta. Io non sono razzista. Un’ammonizione ci poteva stare, ma montare un caso mediatico tentando di screditare il sottoscritto lo trovo una miseria”. Il sindaco Tiziano Belotti ha preso le difese del suo consigliere: “Non facciamo gli ipocriti, voi l’ipocrisia ce l’avete in tasca – ha lamentato, rivolgendosi ai membri dell’opposizione – La mozione riguarda un commento infelice per il quale Vezzoli si è già scusato. Rovato è già una grande città solidale. Diego Vezzoli è un consigliere comunale ma anche una brava persona e non posso accettare che venga additato come un mostro razzista e non meritevole di sedere in Consiglio. Vi chiedo di ritirare la mozione". Molto toccante l’intervento del consigliere di maggioranza Eduart Caca, che ha invitato tutti a prendere esempio dai bambini, osservando come si prendono per mano e giocano insieme senza pregiudizi, per risolvere il problema della discriminazione.

Silenzio sulla revoca della cittadinanza onoraria al Duce

La maggioranza ha respinto, senza alcuna spiegazione, la mozione che chiedeva la revoca della cittadinanza onoraria conferita nel 1924 a Benito Mussolini. Un silenzio che ha spinto i consiglieri di Rovato Vale, La Civica e Rovato 2020 ad abbandonare l’aula in segno di protesta. “Esco perché ritengo non sia accettabile che non ci sia una condivisione senza motivazione”, ha commentato Valentina Remonato. Duro il commento post Consiglio, affidato a Facebook, del consigliere Stefano Fogliata: "Mussolini é degno di essere nostro concittadino onorario. Senza proferire una sola parola. Per loro va semplicemente bene così. Ho alcuni (pochi) amici che si dichiarano fascisti e che mi hanno spiegato di non essere d'accordo con la nostra proposta: hanno sicuramente più dignità di chi si nasconde dietro ad una manina. Ci penseranno le nuove generazioni a mettervi nel dimenticatoio della Storia". Nella discussione degli altri punti all’ordine del giorno è emersa la distanza sempre più insormontabile tra le posizioni della maggioranza e dei gruppi all’opposizione su diversi temi cruciali per lo sviluppo futuro della città, tra cui la scuola, le opere pubbliche e la mobilità sostenibile.

Seguici sui nostri canali