sanità

Ps Spedali Civili: una nuova piattaforma per seguire il percorso dei propri cari

Cristiano Perani: "L'esperienza di questi due mesi è stata molto positiva"

Ps Spedali Civili: una nuova piattaforma per seguire il percorso dei propri cari
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Una nuova piattaforma per seguire il percorso dei propri cari all’interno del PS degli Spedali Civili

Una nuova piattaforma al Ps Spedali Civili

Terminato il periodo di sperimentazione, è stata attivata nel Pronto Soccorso del Presidio Centrale di ASST Spedali Civili una piattaforma web a disposizione degli accompagnatori e famigliari dei pazienti seguiti in Pronto Soccorso.

Su autorizzazione del paziente preso in carico dal Pronto Soccorso, questa tecnologia servirà ad offrire una panoramica in tempo reale sull’andamento del percorso sanitario in cui è inserito il paziente all’interno del Pronto Soccorso.

Come fare

Tramite il link https://infops.asst-spedalicivili.it o la scansione del QR code per accedere alla piattaforma, l’accompagnatore autorizzato, conoscendo il Codice Fiscale/STP dell'assistito ed il numero di scheda di Pronto Soccorso, può monitorare la situazione sulle attività richieste e/o erogate.

Questo approccio non vuole sostituire il rapporto diretto con i sanitari e non rende visibile alcun risultato diagnostico, ma mira a fare sentire l’accompagnatore più vicino al paziente nel suo percorso. Tutto questo anche per aiutare a gestire al meglio i possibili e normali momenti di preoccupazione e di tensione di chi aspetta l’esito del percorso del Pronto soccorso di un proprio caro.

“L’esperienza di questi due mesi di sperimentazione attiva è stata molto positiva. – sottolinea il Dr. Cristiano Perani, Direttore del Pronto Soccorso degli Spedali Civili – I parenti, caregiver e/o accompagnatori autorizzati hanno gradito il servizio e la possibilità di rimanere aggiornati in tempo reale, soprattutto nel caso in cui tornano a domicilio. Confido che in futuro questo strumento, rendendo palesi le attività svolte durante la permanenza, spesso lunga, in pronto soccorso, possa far comprendere come questo tempo non è solo di attesa, ma è in realtà anche un tempo di cura, durante il quale i pazienti ricevono dal personale, oltre alla diagnosi e alla terapia, anche assistenza e ascolto.”

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