Chiari

Nuovo primario di Chirurgia per l'Asst Franciacorta

Da Mantova, per gestire le strutture di Chiari e Iseo, è arrivato nell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale il dottor Stefano Benedetti.

Nuovo primario di Chirurgia per l'Asst Franciacorta
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Un leader, ma non un capo. Un dirigente che punta a un ulteriore miglioramento del reparto, all’innovazione tecnologica, ma anche a fare squadra perché conosce l’importanza di perseguire, soprattutto nell’ambito della medicina, nuovi obiettivi. Insieme.

Nuovo primario di Chirurgia per l'Asst Franciacorta

L’Asst Franciacorta ha un nuovo primario di Chirurgia. Stefano Benedetti, 51 anni, è originario di Verona, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti. Il medico ha praticamente trascorso tutta la sua carriera lavorativa all’Asst di Mantova (dove è arrivato nel 2003 e nel 2015 è diventato direttore di struttura complessa di una delle chirurgie) prima di approdare, qualche settimana fa, a Chiari (ma è lui a dirigere anche il plesso di Iseo). Il suo principale ambito di patologia, ma anche quello che lo appassiona maggiormente, è relativo alla chirurgia del tratto digestivo e, in particolare con tecnica mininvasiva o laparoscopica, ma il primario si è dedicato particolarmente anche alla chirurgia della tiroide.

La speranza? Quella di poterli potenziare anche all’interno dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Franciacorta.
Benedetti si presenta affabile, gentile, ma soprattutto attento a far sì che i suoi interlocutori capiscano cosa sta dicendo, il suo modo di pensare e, fondamentalmente, la sua idea di chirurgia.

Non vuole stravolgere nulla e non è arrivato per imporsi su quanto già in atto: semplicemente, dopo anni di attesa per l’introduzione della sua figura e anche a seguito di una pandemia che ha "bloccato" e rallentato la chirurgia, vorrebbe potenziare il reparto e fare in modo che il bacino di utenza si fidelizzi al servizio messo a disposizione dall’ospedale, magari restando a Chiari (o Iseo) e non prediligendo le strutture di Brescia o Bergamo.

«Il primo impatto è stato ottimo. Sono stato ben accolto dai dirigenti, che mi hanno anche dato la disponibilità per l’acquisto di nuove apparecchiature tecnologiche volte a migliorare il servizio, ma anche dai colleghi con i quali sono convinto che si potrà lavorare facendo squadra. Devo dire che ho ricevuto un supporto notevole sotto tutti gli aspetti. Queste prime settimane sono state conoscitive e, piano piano, partiremo con la riorganizzazione e con il piano di ammodernamento. Non sono venuto per creare qualcosa di nuovo, ma soltanto per intervenire, insieme a chi c’è già, su ciò che abbiamo a disposizione. Oltre alla disponibilità dai vertici, devo dire che ho trovato massimo appoggio dai colleghi: quelli più giovani si sono subito dimostrati preparati e aperti, mentre quelli più maturi hanno manifestato la loro voglia di condividere la propria esperienza. Sono estremamente felice di questo perché credo fortemente che una persona, da sola, non possa fare nulla, tanto meno nell’ambito medico. La chirurgia moderna, anche per essere meno invasiva, ha bisogno di essere sviluppata attraverso la tecnologia e le nuove tecniche, ma soprattutto sono convinto che, oggi più che mai, soprattutto dopo il Covid, sia necessario lavorare secondo la multidisciplinarità. Questo prevede l’incontro e il confronto tra medici diversi che, in base a tutte le caratteristiche del paziente e alle sua patologie, possono scegliere insieme quali percorsi di cure intraprendere».

Ha raccontato il primario al ChiariWeek. Per Benedetti, però, è anche molto importante il rapporto umano.

E’ fondamentale che il paziente e la sua famiglia comprendano la problematica e per questo è necessario rivolgersi a loro con parole comprensibili e con un approccio non troppo complesso. L’obiettivo finale è la risoluzione, quantomeno parziale, del problema ed è necessario che venga compreso tutto il percorso per arrivare a ciò.

Il futuro

Attualmente, la Chirurgia dell’Asst Franciacorta ha ripreso ad essere operativa al 100%. Sono stati liberati i letti di Medicina no Covid che erano stati allestiti al suo interno e, piano piano, riprenderanno anche tutti quegli interventi di routine che erano stati parzialmente messi da parte per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il mio lavoro, negli ultimi anni, è stato completamente stravolto. Io, come tanti altri, ho cercato di essere d’aiuto ai colleghi fortemente impegnati nei reparti Covid. Ora sono pronto a rimettermi in gioco e sono contento di poterlo fare qui, all’Asst Franciacorta.

I presupposti ci sono tutti, la dedizione e la voglia di fare certamente non mancano e non resta che augurare al nuovo primario un buon lavoro.

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