Adro

"Il ciclo della vita", attraverso la scultura si onora il ricordo di Attilio Fornoni e Mariuccia

La figlia Titti ha donato al Comune di Adro un’opera pregevole, che è stata installata presso il polo scolastico

"Il ciclo della vita", attraverso la scultura si onora il ricordo di Attilio Fornoni e Mariuccia
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Il padre, mancato 11 anni fa, è stato per decenni veterinario condotto di zona; la madre, morta nel 2023 dopo un anno e mezzo di calvario, grande appassionata d’arte (come peraltro il marito) aveva gestito per cinque anni una galleria in città, a Brescia. Originari rispettivamente di Ardesio (Bergamo) lui e Milano lei, erano approdati ad Adro nel corso degli anni Cinquanta e qui avevano costruito la loro vita insieme. Una comunità che, proprio attraverso l’arte, d’ora innanzi porterà impresso il loro ricordo.

"Il ciclo della vita", attraverso la scultura si onora il ricordo di Fornoni

Nei giorni scorsi, infatti, Titti Fornoni, la figlia di Attilio Fornoni e Mariuccia Ferrari, ha donato al Comune un’imponente scultura intitolata «Il ciclo della vita», un’opera prestigiosa in marmo bianco statuario di Carrara realizzata da uno scultore ungherese, Janos Stryk (1933-2001).

Tutti e due erano appassionati d’arte, avevano comprato una casa alle Cinque Terre e andavano spesso a Carrara - ha raccontato la figlia, che vive a Palazzolo sull’Oglio - Lì avevano conosciuto tanti artisti, poi la mamma aveva aperto una galleria di arte moderna a Brescia: era un grande impegno, quindi è durata solo cinque anni, ma le ha dato l’opportunità di costruirsi una collezione.

Opere che sono conservate nella dimora di famiglia, tra cui spiccano quattro sculture di grandi dimensioni, come quella che Titti ha donato all’Amministrazione adrense.

Era un loro desiderio regalarne una al Comune e io l’ho rispettato - ha proseguito - Hanno deciso di posizionarla vicino al polo scolastico, una collocazione che ritengo idonea visto che rappresenta il ciclo della vita dall’accoppiamento, nascita e morte.

La benefattrice ha spiegato che il Comune provvederà anche all’installazione di una targa per onorare la memoria dei suoi genitori; è prevista anche un’idonea illuminazione affinché la scultura possa essere ammirata di sera.

Spero di aver fatto cosa gradita all'Amministrazione comunale e ai cittadini e ringrazio tutta l’équipe organizzativa che ha contribuito alla realizzazione questo progetto,

ha aggiunto, spiegando che quando era nel parco di casa il basamento era totalmente esterno, mentre la scelta del Comune è stata di interrarlo parzialmente.

Pur avendo lasciato Adro dopo il matrimonio, Titti Fornoni è rimasta profondamente legata ai luoghi in cui è cresciuta. Una comunità in cui il ricordo del padre è già impresso in modo indelebile per la sua professione, che esercitava con dedizione e in modo esemplare, rendendosi reperibile 24 ore su 24 per prendersi cura degli animali degli allevamenti oltre che di quelli domestici. A lui, infatti, era affidata la condotta che comprendeva, oltre ad Adro, anche Erbusco, Capriolo e Paratico.

Mia mamma ha dovuto affrontare un anno e mezzo di calvario e l’ho assistita fino alla fine - ha concluso Titti Fornoni - Ora che anche lei non c’è più, ho voluto portare a compimento il loro desiderio.

Un gesto pieno d’amore che va a beneficio della comunità adrense e che unisce armoniosamente l’arte alla memoria.

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