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Eremo di San Michele, fino al 2031 resterà ai francescani

La destinazione dell'eremo sarà unicamente per iniziative di carattere religioso, formativo, educativo e divulgativo

Eremo di San Michele, fino al 2031 resterà ai francescani
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L'eremo di San Michele fino al 2031 resterà ai francescani.

Eremo di San Michele, fino al 2031 resterà ai francescani

La Giunta ha deliberato il rinnovo della concessione del piccolo edificio sacro collocato in Val di San Michele: la convenzione tra Comune ed Ente Provincia di Lombardia dei Frati minori per il restauro e l'uso dell'eremo in essere dal 1992 è ormai scaduta. Di qui la decisione da parte del comune e dell'ordine religioso di rinnovare il comodato fino al 31 dicembre 2031.

Destinazione

La destinazione dell'eremo, come riportato nella delibera di Giunta, sarà unicamente per iniziative di carattere religioso, formativo, educativo e divulgativo. Come stabilito dall'accordo l'ordine francescano si impegna a consentire al pubblico l'accesso alla chiesa avverrà quando sono presenti i frati, nel massimo rispetto degli orari di preghiera degli stessi.

La storia

La sua costruzione risale al 1300.  La chiesa dedicata a San Michele Arcangelo è così antica che pare essere stata costruita dai longobardi, i quali si convertirono al cristianesimo e trovarono in San Michele il loro protettore.  San Michele è il patrono di chi lavora con il fuoco, come i lavoratori delle fucine ed i carbonai che abbondavano in queste zone, nella Val di Brasa in particolare.  Divenne eremo ufficialmente attorno al 1679 quando il poeta veronese Florentio Feliberi ci visse e ci morì. La costruzione venne abbandonata durante l'800  ed è attualmente affidata ai frati francescani.  Le date più importanti dedicate a San Michele sono l’8 maggio e il 29 settembre. In corrispondenza di queste date, in passato, il sentiero che arriva da fondo valle si riempiva di fedeli in processione.

 

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