Pazzi di rugby

La testimonianza di mamma Laura per un futuro inclusivo senza barriere

Presso il CBD, in collaborazione con «Corri per Brescia» e i «Pazzi di Rugby», si terrà una manifestazione all'insegna dell'accoglienza e dell'integrazione

La testimonianza di mamma Laura per un futuro inclusivo senza barriere
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Giovedì 27 marzo, Brescia si prepara ad accogliere un evento straordinario, dove lo sport diventa simbolo di inclusione, solidarietà e condivisione. Presso il CBD (Centro Bresciano Down), in collaborazione con l'associazione «Corri per Brescia» e i «Pazzi di Rugby» di Calvisano, si terrà una manifestazione che non sarà solo un'opportunità per fare una bella passeggiata, ma anche per diffondere un messaggio di accoglienza e integrazione.

 

L'impegno dei Pazzi di Rugby

I «Pazzi di Rugby» sono una realtà impegnata nel sociale, che da anni si dedica con passione e determinazione a supportare persone con disabilità, malati, poveri e detenuti. Il loro obiettivo è chiaro: abbattere ogni barriera e dimostrare che lo sport può essere un potente strumento di cambiamento sociale. Negli anni, l’associazione ha promosso numerose iniziative per permettere a persone in difficoltà di avvicinarsi al mondo dello sport, dell’arte, della cultura, dell’amicizia, del divertimento creando momenti di condivisione e crescita personale. L’evento del 27 marzo è un’ulteriore tappa di questo straordinario percorso. Grazie alla collaborazione con «Corri per Brescia», sarà possibile vivere una giornata di sport aperta a tutti, dove ogni partecipante potrà sentirsi parte di una grande famiglia, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o condizioni personali. La manifestazione sarà l'ennesima dimostrazione di quanto il «fare rete» possa essere un veicolo di speranza, unione e cambiamento. Un progetto che non solo celebra la corsa, ma soprattutto la capacità di creare legami autentici, abbattendo barriere e pregiudizi

   

La testimonianza di Laura

A raccontare l'importanza di iniziative come questa è Laura, mamma di Gabriele, un bambino di 8 anni nato con la sindrome di Down. Le sue parole racchiudono l’essenza stessa di ciò che i «Pazzi di Rugby» vogliono trasmettere:

«Eventi come questi mi danno la carica a non mollare mai. A credere che anche il mio piccolo in futuro potrà partecipare a eventi come questi, a potersi creare un gruppo di amici che condividono la stessa passione, in questo caso la corsa, e non smetterò mai di dire al mondo che per me è “tanta roba”. Mi fa capire che là fuori c’è un mondo che può essere inclusivo, perché tutti siamo diversi perché speciali. Ringrazio i Pazzi di Rugby che non si stancano mai di sostenerci con le nostre iniziative. E come dice un mio carissimo amico con gli occhiali blu: “Noi Pazzi di Rugby non cambiamo il mondo, ma il nostro mondo sicuramente sì, grazie anche a voi'”».

Parole toccanti che raccontano l’importanza di costruire una società dove tutti possano sentirsi accolti e valorizzati.

 

Non solo sport, ma anche musica e buon cibo

Dopo la corsa, la serata continuerà con il concerto dei «Fuori Pista» che offriranno un intrattenimento musicale coinvolgente. E per chi avrà voglia di concludere l'evento in compagnia, ci sarà la possibilità di fermarsi a gustare pane, salamina e patatine.I «Pazzi di Rugby» dimostrano ancora una volta che insieme possiamo rendere il nostro mondo un posto migliore.

 

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