l'intesa con la regione

Frana del monte Saresano: le Università di Milano e Firenze ne studiano le cause

Gli esiti dello studio, che si prevede concluso entro tre mesi, potrebbero consentire di individuare le cause del fenomeno e attuare interventi programmatici e funzionali per mitigare ulteriori rischi idrogeologici connessi al movimento del versante.

Frana del monte Saresano: le Università di Milano e Firenze ne studiano le cause
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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, un accordo di collaborazione con il Centro per la Protezione civile dell'Università degli Studi di Firenze, il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Terra dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano  per realizzare uno studio di approfondimento sulla frana del monte Saresano, registrata nel Comune di Tavernola Bergamasca. Per l'anno in corso è stato stanziato un contributo di 60mila euro.

Frana del monte Saresano: le Università di Milano e Firenze ne studiano le cause

"L'accordo di collaborazione consente di approfondire la conoscenza di un dissesto rivelatosi tra i più pericolosi su territorio regionale - ha spiegato Foroni - Gli esiti dello studio, che si prevede concluso entro tre mesi, potrebbero consentire di individuare le cause del fenomeno e attuare interventi programmatici e funzionali per mitigare ulteriori rischi idrogeologici connessi al movimento del versante. Anche l'atto di oggi mette in luce il continuo interessamento da parte della Lombardia nei confronti dei Comuni e degli Enti coinvolti nell'evento franoso. Sono rimasto molto deluso, invece, dall'esito delle audizioni in Commissioni parlamentari (Difesa e Transizione ecologica) di venerdì: mi sarei aspettato una presa di posizione netta da parte del Governo, con lo stanziamento di misure per la gestione dell'emergenza".

I fondi messi a disposizione dalla Regione dall'inizio dell'emergenza

Regione Lombardia fin da subito ha messo a disposizione risorse finanziarie necessarie per affrontare le prima attività di prevenzione. Si è trattato, in totale, di 575mila euro, di cui 100mila per le attività di monitoraggio e l'acquisto di strumentazioni per l'emergenza, 50mila sono andati invece alle Comunità Montane dei Laghi bergamaschi e del Bresciano per l'aggiornamento dei piani d'emergenza, oltre ai 250mila euro per il potenziamento delle difese dalla caduta massi, 100mila euro per la sistemazione della strada di collegamento con Parzanica e 15mila euro all'Autorità di bacino lacuale del lago d'Iseo.

"Ora è nuovamente Regione Lombardia a intervenire disponendo un finanziamento di 60mila euro per cercare di arginare una problematica urgente, e dare risposta ai Comuni e agli enti interessati che da tempo invocano interventi concreti - ha concluso Foroni - Ringrazio, infine, il deputato Daniele Belotti e gli altri parlamentari che si stanno attivando per affrontare, anche al di fuori dal perimetro della Regione, la situazione del monte Saresano con concretezza".

Anche il deputato Devis Dori dei Cinque stelle ha lanciato una campagna per Salvare il lago d'Iseo insieme all'attore Alessio Boni e sta seguendo da vicino il tema della frana del Monte Saresano. Le interrogazioni bipartisan in Parlamento, infatti, hanno portato alla prima audizione di venerdì, cui seguirà quella del 29 aprile, in cui verrà ascoltata anche la ItalSacci, la società che gestisce il cementificio di Tavernola.

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