Ritrovata la donna scomparsa nelle acque del fiume Oglio
Il corpo della 70enne è stato trovato in zona Bravadorga.
Il ritrovamento è avvenuto poche ora fa a Palazzolo, in località Bravadorga.
Ritrovata la donna scomparsa nelle acque del fiume Oglio
Le ricerche, iniziate giovedì, sono terminate oggi quando i sommozzatori hanno ritrovato il corpo della donna classe 1951 originaria di Palazzolo, ma residente a Cividino a Castelli Calepio, comune bergamasco. Nella giornata di oggi il livello del fiume era stato abbassato ulteriormente per facilitare le attività molto complesse. E il corpo è stato ritrovato sul lato destro del fiume (sul fondo), tra il ponte della strada provinciale e la diga, in zona Bravadorga. Il corpo è stato affidato a un'agenzia di onoranze funebri e la famiglia della donna è stata avvista.
Le ricerche
Alle ricerche hanno partecipato Vigili del fuoco di Palazzolo, guidati dal capo distaccamento Gian Luca Rondi, e di Brescia con l'Unità anticrisi, Protezione civile, carabinieri e Polizia Locale. Anche il sindaco di Palazzolo, Gabriele Zanni, ha preso parte (come responsabile delle Protezione civile comunale) alle ricerche delle donna, che era scomparsa giovedì. L’allarme era scattato nel primo pomeriggio di giovedì: alcuni testimoni avevano riferito di aver visto la 70enne in zona Rosta, dopo che aveva abbandonato la sua auto all’altezza del ponte romano. In base alle informazioni ricevute dalla famiglia, si era subito pensato al gesto estremo e da quel momento erano partite le ricerche.
Vigili del fuoco e sommozzatori
Ma sicuramente sono stati i sommozzatori (prima di Torino e poi di Milano) a svolgere il lavoro più importante insieme agli specialisti del Nucleo Saf (speleo alpino fluviale) di Brescia. Il primo giorno avevano sorvolato la zona anche gli elicotteri dei pompieri. Hanno lavorato per quattro giorni duramente, fermandosi solamente quando il sole era ormai troppo basso e la luce insufficiente per continuare le operazioni.
Le parole del sindaco
"Ci tengo a ringraziare di cuore e con orgoglio tutti quanti hanno collaborato alle ricerche con grandissima professionalità e determinazione - queste le prole del sindaco, presente alle operazioni - I VVFF di Brescia e Palazzolo, i sommozzatori dei VVFF di Milano, i carabinieri (giovedì presenti alle prime ricerche, ndr) e il Gruppo Comunale di Protezione civile di Palazzolo. Quest’ultimo, guidato dal geometra Luca Corsini e da Luigi Lancini, con un supporto fondamentale nel corso dei 4 giorni di ricerca. È un dolore forte la morte di questa persona, ma sarebbe stata altrettanto dolorosa, soprattutto per i famigliari, l’incertezza dovuta al fatto che le ricerche non avessero avuto un esito positivo".