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Concluso il progetto Cyberbullismo in rete e nell@ rete

Protagonisti ventisette istituti scolastici della zona con capofila l’Einaudi di Chiari

Concluso il progetto Cyberbullismo in rete e nell@ rete
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Ventisette istituti scolastici della zona Sebino-Franciacorta, con capofila l’Einaudi di Chiari, uniti insieme per dire stop al bullismo e al cyberbullismo: un progetto conclusosi lo scorso venerdì mattina, con un incontro presso la prefettura di Brescia proprio con il prefetto Maria Laganà, e che ha visto mettere in gioco gli studenti tra conferenze, incontri e laboratori artistici e filmici.

Concluso il progetto Cyberbullismo in rete e nell@ rete

Cyberbullismo in rete e nell@ rete, questo il titolo dell’iniziativa, è stato promosso in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale per la Lombardia e con quello di Brescia, grazie ai finanziamenti della legge 234; un’opportunità per gli alunni bresciani che ha loro permesso di fare maggiore chiarezza riguardo le possibili azioni di prevenzione, progettazione e contrasto ai fenomeni di discriminazione sociale, che ha visto tra i tanti partner anche enti quali la camera di commercio di Brescia, il Centro servizi per il volontariato, il Coordinamento Comuni bresciani, il comune di Chiari, la biblioteca comunale di Trenzano, l’Ats di Brescia e della montagna, l’associazione «I soldi in tasca» e quella filarmonica don Tranquillo Pietta di Passirano e il CRIAF (centro riabilitazione infanzia, adolescenza e famiglia).

Il compito di ogni classe coinvolta è stato quello di proporre uno slogan anti-bullismo ciascuna, in modo tale da poterli poi raccogliere e raggruppare in un video musicale prodotto ad hoc: "Il biglietto. Rispetta la vita", donato poi alla Laganà come "manifesto finale del progetto" e il cui testo è riuscito a "creare un unico grande messaggio globale". Oltre al brano, però, è da evidenziare la grande organizzazione dietro i percorsi di formazione proposti e rivolti a docenti, dirigenti scolastici e genitori, assieme a uno di quattro ore circa rivolto agli studenti delle scuole superiori, finalizzato alla formazione di studenti tutor per futuri progetti di alternanza scuola-lavoro: un esempio sono le cosiddette "palestre di allenamento all’e-democracy", con interessanti spunti riguardo conoscenza e approfondimento degli strumenti di controllo della rete.

L'intervento

Sul tema è intervenuta la dirigente scolastica dell'Einaudi, Vittorina Ferrari:

La conclusione del progetto alla presenza del prefetto ha avuto un significato istituzionale molto importante per tutti gli studenti e per tutti i docenti, possedendo anche il merito di sensibilizzare verso la cultura del rispetto. Mi ritengo molto soddisfatta per tutte le iniziative e sinergie messe in atto - questa la dichiarazione orgogliosa e anche un po’ commossa della dirigente scolastica dell’Einaudi Vittorina Ferrari – Ora non resta che sperare in un futuro migliore, rilanciandolo proprio dai giovani che avranno il piacere di viverlo.

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