Roberto Goffi si fa avanti insieme ai civici di Progetto Chiari
Classe 1965, il clarense è noto anche come speaker delle manifestazioni cittadine ed è un punto di riferimento del Coni
Roberto Goffi è il sesto candidato in corsa per la poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni di Chiari.
Roberto Goffi si fa avanti insieme ai civici di Progetto Chiari
La candidatura, già nell’aria da diverse settimane, è stata confermata mercoledì mattina dallo stesso protagonista in corsa alle elezioni amministrative di giugno nonché referente della civica di Progetto Chiari.
Dopo la candidatura di Roberto Campodonico (Lega), giunta esattamente la settimana successiva alla presentazione di Gabriele Zotti (Fratelli d’Italia), quella di Goffi è la seconda candidatura che, nonostante gli accordi stipulati a gennaio, si distacca dal Centrodestra (del quale rappresentava la parte più moderata) che avrebbe dovuto correre sotto un unico nome.
Goffi, molto conosciuto e apprezzato in città, soprattutto per il suo impegno e le cariche di prestigio nel mondo dello sport, si fa avanti proprio con l’intento di rappresentare un’alternativa, con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza la sua visione di Chiari di domani, condivisa con i membri della sua squadra che lo accompagnano in questa avventura.
Abbiamo un’idea innovativa della città. Ci mettiamo in gioco dopo aver ricevuto numerosi solleciti da parte della cittadinanza. Vogliamo essere un’alternativa per i centristi, per i civici che cercano “casa” in vista di queste elezioni amministrative. Abbiamo le nostre idee e crediamo in quello che proponiamo, non ci mettiamo in opposizione con nessuno, ma ci facciamo avanti con il massimo rispetto nei confronti di tutti gli altri candidati in questa tornata elettorale.
Resi noti anche alcuni punti sui quali si svilupperà il programma che sarà presentato nelle prossime settimane. Nelle prime posizioni non manca l’attenzione al centro storico e la viabilità:
E’ necessario cercare di dare più fiato alle iniziative per rilanciare l’annoso problema del centro storico, una spinta verso la voglia di tornare a portare qualcosa di più “dinamico” anche in centro, per renderlo più partecipe. Va data maggiore voce alle proposte, ai suggerimenti e ai consigli dei commercianti che sono i primi a beneficiare di un rinnovato dinamismo. Vogliamo trovare risorse per dare realizzazione di idee condivise. Per quanto riguarda, invece, il mercato non ci sarebbero spostamenti. Soluzioni alternative già sperimentate non hanno portato vantaggi, ma ulteriori lamentele.
Altro punto fondamentale è quello riguardante le associazioni:
Vogliamo che ritornino ad essere più presenti e più centrali nella vita sociale della città; che il Comune sappia ascoltare la loro mission, le loro proposte, consigli e suggerimenti. Che propongano iniziative ma che anche si impegnino a realizzarle.
E con Goffi non potrebbero mancare massime attenzioni a cultura e sport.
Questi devono essere complementari perché sono realtà che si auto mutuano, sono autoaggreganti, autoedificanti, riempiono spazi e contenuti. Un evento sportivo non dovrebbe mai restare senza una connotazione culturale ed educativa. La parte di associazionismo legato al “diversamente abile” dovrebbe trovare una sua collocazione sempre. Così anche per l’aspetto legato ai più piccoli. Inoltre, la scuola non può non essere coinvolta nel sistema sport e cultura».
Riflettori puntati anche sulla Polizia Locale con "maggiore presenza sul territorio. Una macchina che gira anche la sera con il lampeggiante acceso è un deterrente oltre che ad essere un punto di riferimento per il bisogno immediato del cittadino".
Per Servizi Sociali e sostegno alle famiglie, invece, è in programma una «maggiore attenzione alle esigenze con particolare riferimento agli asili, alla scuola, ai trasporti, all’edilizia popolare, gli affitti e la disabilità, con un potenziamento dei Servizi sociali. Considerato che queste frasi rischiano di essere il solito minestrone per cui si contesterà la “coperta corta” dei soldi, si propone uno studio di fattibilità in merito all’ingresso di fondi, contributi e capitali di privati».
E ancora ecologia e agricoltura per "rilanciare il ruolo dell’agricoltura anche come stile di vita ed esperienza culturale non solo limitatamente all’ecologia sostenibile" e urbanistica ed edilizia con "meno cementificazione e più recupero. Non solo con vantaggi e agevolazioni statali ma anche comunali per chi ristruttura edifici esistenti". Toccato anche il tema di Villa Mazzotti con "eventi importanti" e riqualificazione. Da qui, infine, il collegamento con il mondo dei giovani e più spazio a loro dedicato per poter "osare" con iniziative e proposte.
Anche per quanto riguarda gli anziani, un analogo discorso: "Ascoltiamo i loro bisogni e le loro esigenze e diamogli la possibilità di “osare”: dagli orti comunali alla pista da ballo fissa". Insomma, si cerca di essere riferimento per l’Ovest Bresciano: "Solo con queste nuove cose la città si distinguerebbe rispetto al passato diventando fulcro ed esempio".
Il curriculum
Roberto Goffi, classe 1965, è sposato con due figli. Di professione è responsabile qualità in un’azienda metalmeccanica. Ma oltre al lavoro, nel suo curriculum c’è molto altro. Il suo grande amore, lo sport. Cresciuto tra basket e atletica (è stato vicepresidente del Basket Chiari, collaboratore e tecnico della Young Boys e consigliere dell’Atletica Chiari 1964 Libertas), la sua più grande passione, dal 2016 è vicepresidente di Fidal Lombardia, ma dal 2022 è anche fiduciario del Coni. Inoltre, come se non bastasse, proprio dal Comitato olimpico nazionale italiano ha ricevuto (il 17 gennaio 2024) la stella di bronzo al merito sportivo.
Inoltre, Goffi è anche lo speaker di numerose manifestazioni (non soltanto sportive): tra queste, infatti, troviamo anche le Quadre. Infine, il clarense è presidente di Spot & Sport con la quale cura e gestisce numerose collaborazioni nell’organizzazione di eventi.