Patto per il Nord e la crisi della Lega: commissariata la sezione di Calcinato
In sole tre settimane dalla sua fondazione, il Patto per il Nord, guidato da Lorenzo Olivari, ha superato i 50 tesserati
Patto per il Nord e la crisi della Lega: commissariata la sezione di Calcinato.
La rapida ascesa del Patto per il Nord: tre sezioni in tre settimane
Il 28 novembre scorso, a Rovato, è stato lanciato ufficialmente il Patto per il Nord, una nuova associazione politico-culturale che in poche settimane ha già superato le aspettative. Con oltre 50 tesserati e tre sezioni attive a Palazzolo sull'Oglio, Montichiari e Quinzano d'Oglio, il movimento si propone come alternativa al centralismo della Lega Salvini Premier. A Quinzano, il sindaco Lorenzo Olivari, tra i promotori del Patto, sottolinea con entusiasmo l’adesione di giovani alla politica locale:
“Sono ben 8 i ragazzi e le ragazze che si sono uniti per la prima volta, un segnale importante in un clima generale di sfiducia”.
Anche in altre realtà come Montichiari e Palazzolo sull’Oglio, ex leghisti delusi, come Angelo Piantoni e Roberta Bicelli, hanno trovato nel Patto un punto di riferimento per riaffermare i valori originali del Nord, reinterpretati in chiave moderna. Il gruppo non si limita alla politica, ma si impegna concretamente nel sociale. Un esempio è il supporto offerto agli operai della Stanadyne di Castenedolo, colpiti da una crisi aziendale che rischia di portare alla chiusura. Prodotti alimentari e momenti di confronto umano hanno contraddistinto la visita del fondatore Paolo Grimoldi, che ha ribadito l’impegno del Patto per la difesa del tessuto socioeconomico locale.
Il crollo del Carroccio a Calcinato: sezione commissariata
Mentre il Patto per il Nord prende slancio, la Lega a Calcinato, storica roccaforte bresciana del Carroccio, vive una crisi senza precedenti. Dopo la sconfitta alle elezioni comunali dello scorso giugno, dove Nicoletta Maestri è stata battuta dalla candidata di centrosinistra Vincenza Corsini, la sezione locale della Lega, un tempo roccaforte dell'ex segretario provinciale della Lega di Brescia, Alberto Bertagna, è collassata sotto il peso di faide interne e dimissioni. Tre esponenti di lungo corso – Mirco Cinquetti, Denise Voltolini e Stefano Vergano – si erano ritirati già prima delle elezioni, denunciando divergenze politiche insanabili con i vertici. La sconfitta elettorale ha ulteriormente aggravato la situazione, culminando nelle dimissioni del segretario locale Gabriele Bertoletti. La gestione commissariale affidata a Renato Pasinetti, sindaco di Travagliato e critico della linea salviniana, rappresenta un tentativo di riorganizzazione. Tuttavia, il futuro appare incerto, con una base militante disillusa e tensioni latenti che potrebbero trasformarsi in un’occasione di rinnovamento o nel definitivo tracollo.