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"Metamorfosi della Globalizzazione: Quale Futuro?": nuovo appuntamento con Salute in Comune 2024

Appuntamento venerdì 19 aprile 2024

"Metamorfosi della Globalizzazione: Quale Futuro?": nuovo appuntamento con Salute in Comune 2024
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"Metamorfosi della Globalizzazione: Quale Futuro?": nuovo appuntamento con Salute in Comune 2024. Appuntamento venerdì 19 aprile 2024 dalle 13.30 alle 18 nella sala del Camino di Palazzo Martinengo delle Palle in via San Martino della Battaglia 18 a Brescia.

"Metamorfosi della Globalizzazione: Quale Futuro?": i temi al centro

In questo periodo di grave crisi economica, finanziaria, culturale, sociale e sanitaria si realizza, una volta di più, che la teoria del caos deterministico ipotizzata dal matematico e meteorologo Edward Lorenz, secondo la quale un battito d’ali di farfalla in Brasile è in grado di provocare un tornado in Texas, è più attuale che mai. A validarla ci sono i disastri naturali che, negli ultimi decenni, hanno mosso intere popolazioni alla ricerca di luoghi più sicuri; le guerre che, anche se in paesi lontani, hanno avuto e continuano ad avere importanti ricadute sull' economia globale; le malattie e, tra queste, la pandemia da Sars Cov 2 che, partita da Wuhan, città sub-provinciale della Cina, ha raggiunto ogni parte del mondo portando a morte circa 20 milioni di persone e generando una grave crisi sociale ed economica. Non solo! La pandemia ha evidenziato, più di altri eventi, la fragilità delle catene globali, soprattutto nella distribuzione delle materie prime, a dimostrazione dell’altissimo grado di interdipendenza che la globalizzazione ha generato negli ultimi decenni tra i differenti Stati, in questo favorita dall’avvento di internet che ha accelerato enormemente i flussi di informazione, che un tempo viaggiavano su canali e a velocità completamente diversi. L’avvento del Coronavirus ha comunque impresso una sostanziale accelerazione alla “deglobalizzazione”, cioè al “superamento della globalizzazione attraverso l’incentivazione dei mercati locali” che l’Economist, più realisticamente, definisce “slowbalisation”, ovvero un rallentamento nelle tendenze di integrazione culturale, sociale-economico-finanziaria tra Paesi. Questa tesi riporta a soluzioni già ipotizzate negli anni ’80 dal saggista e storico John Naisbitt il quale, nei suoi studi sui “Megatrends”, sosteneva che, per risolvere le cose nel verso giusto più che cambiar verso sempre bisogna “Pensare globalmente” e, con coerenza, “agire localmente”.

I moderatori

Luisa Monini, Medico e Giornalista Scientifico, Presidente Fondazione Brunelli, socia Ugis e Unamsi

Massimo Tedeschi, giornalista professionista, autore di libri di storia politica, economica, sociale e culturale

 

Previsti gli interventi di:

Sergio Onger: Corsi e ricorsi storici della Globalizzazione

Presidente dell'Ateneo di Brescia Accademia di Scienze Lettere e Arti e della Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda. Già professore di Storia economica all'Università degli Studi di Brescia

Tullio Morganti: La Globalizzazione e la gestione pubblica

Giurista, esperto in affari internazionali, diritto europeo e relazioni Est-Ovest

Laura Palazzani: La Globalizzazione e il Digital Divide

Professore Ordinario di Filosofia del Diritto alla Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA) di Roma. Membro ordinario del Consiglio Direttivo della Pontificia Accademia per la Vita, Membro del Consiglio scientifico Treccani

Paolo Boni: La sfida globale: il cibo del futuro, sano e sostenibile per tutti?

Presidente del Consorzio De Alimentaria Qualitate, già Direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna "Bruno Ubertini"

Alberto Matteelli: Malattie infettive e Globalizzazione

Professore Ordinario di Malattie Infettive e Tropicali dell'Università degli Studi di Brescia, Direttore del Centro di Collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla Tubercolosi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell'Università degli Studi di Brescia

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