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"L'Ottocento a Gargnano" anche per i più piccoli

Doppio appuntamento mercoledì 19 luglio

"L'Ottocento a Gargnano" anche per i più piccoli
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"L'Ottocento a Gargnano" per i più piccoli.

"L'Ottocento a Gargnano" anche per i più piccoli

L'appuntamento è per domani (mercoledì 19 luglio 2023) nei locali dell'ex municipio in piazza Feltrinelli dalle 17.30 alle 19.30. L'evento è pensato per bambini a partire dai 6 anni e si concentra sula storica battaglia navale del 19 luglio 1866 a Gargnano. Alle 21 si terrà la conferenza a cura di Bruno Festa :«L’ottocento a Gargnano. Guerre di indipendenza, bombe austriache e qualche curiosità. L' ingresso è libero.

 

I fatti sul lago di Garda

Le operazioni militari navali sul Lago di Garda nel 1866 durante la terza guerra di indipendenza consistettero in vari scontri tra la flottiglia e la difesa costiera italiane e austriache per il predominio del Lago tra il 30 giugno e il 20 luglio. La flottiglia austriaca, più modernamente armata e numerosa di quella italiana, impose subito il proprio controllo ostacolando il movimento delle truppe del Corpo volontari italiani di Giuseppe Garibaldi.

Allo scoppio della guerra con l'impero d'Austria il fronte affidato a Giuseppe Garibaldi si estendeva dalla Svizzera e seguendo la linea di confine con il Trentino, partendo dal Passo dello Stelvio, scendeva al Tonale, al Lago d'Idro e alla Val Vestino, per giungere a Limone sul Lago di Garda fino a Desenzano. Il confine politico divideva circa a metà, da nord a sud il Lago. La parte occidentale bresciana apparteneva al regno d'Italia, quella orientale veronese e l'estrema parte nord trentina all'Austria.

Garibaldi era intenzionato a penetrare in Trentino attraverso l'unica strada agevole che si presentava, ossia quella della Valle del Chiese. Scardinato il sistema difensivo dei forti austriaci di Lardaro prevedeva di scendere a Tione e poi occupare Trento passando per Stenico e Vezzano, tagliando così le linee di rifornimento delle truppe austriache impegnate nella pianura veneta.

Data la mancanza di una flotta adeguata, il quartier generale garibaldino temendo possibili attacchi da parte della flottiglia o sbarchi sulla costiera bresciana della fanteria austriaca rinforzò, già nei primi giorni del conflitto, con batterie costiere e unità di fucilieri del 2º Reggimento Volontari Italiani, le difese di Gargnano, Maderno, Salò e Portese.

Originalmente era stato pure progettato uno sbarco in forze sulla sponda veronese per prendere alle spalle il grosso delle forze austriache schierate all'interno del quadrilatero, ma vista l'impossibilità di attuazione, date le pessime condizioni in cui si trovava la flottiglia del Garda, questo piano fu ben presto abbandonato.

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