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«16 Grammi» è il titolo del nuovo libro di Ugo Andreis

Un affresco delle vicende di tre famiglie che s'incontrano e s'intrecciano nella tormentata atmosfera del secolo scorso

«16 Grammi» è il titolo del nuovo libro di Ugo Andreis
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«16 Grammi» (Ed. Sicrea), questo il titolo del nuovo libro del desenzanese  Ugo Andreis .

Il nuovo libro: "16 Grammi"

Tra le pagine un agile affresco delle vicende di tre famiglie che s'incontrano e s'intrecciano nella tormentata atmosfera del secolo scorso, una storia che copre l'arco dell'intero periodo dall'inizio del 1900 ai primissimi anni del 2000. Un susseguirsi di avvenimenti vissuti in una vita difficile e sul filo della memoria aventi le origini in ambienti diversissimi tra loro. Dalla grassa pianura mantovana alla sonnolenta placidità dell'alto lago di Garda, dall'atmosfera cupa e pericolosa della Berlino già avvolta nelle violenze della nascita del nazional-socialismo alla colta serenità di Parigi vista da occhi entusiasti e adolescenti. Tutto confluirà nella controversa e perversa Buenos Aires città che ha vissuto momenti di gloria e grandiosità poi rovinosamente caduta in periodi di buio e paura per il susseguirsi di continui colpi di stato. Al centro la storia di quattro protagonisti: Artemio, Maria Assunta, Anita e Salomon von Weisman attorniati da una serie di squallidi personaggi tracciati con graffiante ironia, un'umanità triste segnata da un destino implacabile che nulla perdona e concede.

La risposta che tale pubblicazione sta ricevendo da parte del pubblico è più che buona, come dimostrato dal successo delle presentazioni che si sono svolte nei mesi scorsi nelle biblioteche di Desenzano del Garda e di Toscolano Maderno:

«Tra i prossimi incontri – ha annunciato l'autore – quello di domenica 29 giugno alle 10.30 alla Fondazione Cominelli di San Felice del Benaco, parte del ciclo “ Aperitivi con le Muse”.

Ogni presentazione è corredata da video e musica il tutto diretto dal tecnico Silvano Buffa di Sirmione.

L'autore

Ugo  Andreis   è nato a Rivoltella sul Garda nell'immediato dopoguerra, il 7 ottobre 1946. Teatro della sua gioventù è il suo paese, vivendo tra il porto e il lago. Ha insegnato Lettere alle scuole medie, fu proprio durante quegli anni che il professore Melis diede lui lo sprone per scrivere e, da allora non ha mai smesso.

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