giovane vita spezzata

Vittima di un incidente stradale: sabato l'addio al 24enne Riccardo

I funerali si terranno alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Berzo Inferiore

Vittima di un incidente stradale: sabato l'addio al 24enne Riccardo
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Vittima di un incidente stradale: domani (sabato 11 marzo 2023) l'ultimo saluto al 24enne Riccardo Scalvinoni.

Niente autopsia

Il sinistro si è verificato l'altro ieri (mercoledì 8 marzo 2023), la magistratura ha dato il nulla osta per la sepoltura: non verrà eseguita nessuna autopsia.  La salma riposa alla Sala del commiato Panighetti di Esine. Domani il funerale alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Berzo Inferiore.

A piangerlo la mamma Rosina e papà Franco, il fratello Donato, la sorella Alessia, gli zii e i cugini.

Vittima di un incidente stradale

Dalle prime ricostruzioni sembra che, all'origine del sinistro, vi sia stata l'alta velocità con la quale ha affrontato una manovra troppo rischiosa, un sorpasso ad un trattore che gli è costato la vita. L'auto si è infatti ribaltata su se stessa: Riccardo, nato e cresciuto a Berzo è morto sul colpo. A nulla sono infatti valsi i soccorsi giunti sul posto, oltre all'ambulanza e all'automedica ad alzarsi in volo da Sondrio anche l'elisoccorso.

L'amico che viaggiava con lui ha lanciato l'allarme

Riccardo non era da solo: con lui, sul sedile del passeggero un amico anche lui di 24 anni, rimasto illeso. É stato proprio lui a lanciare l'allarme una volta uscito autonomamente dal veicolo. Fisicamente illeso ma mentalmente, come si può immaginare, sotto choc tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale. Momenti drammatici: il tutto è avvenuto mentre gli altri soccorritori presenti sul posto erano impegnati nel disperato tentativo di rianimare l'amico.

Nel giro di poco la notizia ha fatto il giro del paese, l'attenzione dei residenti era stata infatti attirata dal suono delle sirene: purtroppo la notizia che mai nessuno avrebbe voluto sentire. Il giovane Riccardo era molto conosciuto, così come la sua famiglia. E di fronte a tragedie di questo tipo la riflessione è solo una: non si può morire a 24 anni.

 

 

 

 

 

 

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