Una petizione per «salvare» la Torre San Marco
Nel frattempo dilaga la preoccupazione da parte degli operatori del settore turistico ma non solo

La Torre San Marco di Gardone Riviera dal prossimo autunno avrà una nuova gestione e c’è chi considera questa novità come «la fine di un’epoca». Da qui la petizione online per «salvare» uno dei locali più iconici gardesani.
Torre San Marco: una petizione, scatta la raccolta firme
A settembre avrà infatti fine la gestione ultra ventennale da parte della famiglia Tosetti: la Torre San Marco (piano bar, discoteca, location che ha ospitato banchetti ed eventi vip), realizzata dall’industriale tedesco Richard Langensiepen e di proprietà della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani dopo l’acquisto nel 1925 da parte di Gabriele d’Annunzio, avrà un nuovo affittuario. L’avviso di manifestazione di interesse è stato pubblicato sul sito del Vittoriale degli Italiani il 7 ottobre scorso. Si legge che: «Il contratto ha una durata di sei anni con rinnovo automatico di altri sei». Si fa poi riferimento ad un: «Canone base annuo non inferiore a 200mila euro». In questo senso la migliore offerta è giunta da un imprenditore polacco. C’è chi sostiene che si tratti del proprietario della villa che confina con la Torre e che, così facendo, abbia voluto trovare rimedio ai rumori di musica e fuochi d’artificio durante le feste. Tesi sostenuta anche all’interno della petizione su change.org «Salviamo la Torre: la discoteca più iconica del Garda non deve chiudere». E nel frattempo dilaga la preoccupazione da parte degli operatori del settore turistico ma non solo.
«Non entro nelle scelte di gestione immobiliare della Torre di San Marco, credo però che l’attrattore turistico sia fondamentale anche per la nostra Città – ha dichiarato Andrea Mattia Maggioni presidente dell’associazione commercianti Salò Promotion – Lanciamo un appello alla Fondazione Vittoriale perché, nella sua ampia discrezionalità, tuteli e consenta la prosecuzione dell’attività in ogni sua declinazione che per decenni ha caratterizzato la nostra sponda del Garda».
Una location molto amata dai vip
Una location molto amata dai vip che l’hanno scelta come cornice del loro matrimonio. Tra i più recenti come non ricordare quello di Marcell Jacobs nel 2022.
«Nel 2024 ha ospitato 130 matrimoni, di questi una trentina italiani – ha spiegato Olliver Mayr del Grand Hotel Fasano – Eventi con una media di 100 persone, considerando i 100 matrimoni stranieri e moltiplicando per 100 invitati ad ognuno si parla di 10mila persone. Provenendo dall’estero si calcolano inoltre una minimo di tre pernottamenti a testa, 30mila presenze. Il che si traduce in poco meno di 80mila euro di imposta di soggiorno». Altro aspetto, l’impatto economico sul tessuto imprenditoriale: «Consideriamo a presenza una spesa minima di 250 euro al giorno tra pernottamento, bar/ristoranti e shopping, ne deriva un totale di circa 8milioni di euro, che verranno meno se la Torre chiuderà i battenti». Oltre al costo eventi: «Fotografi, fuochi d’artificio, catering ecc...». Ma il danno più grosso secondo Mayr sarebbe il venir meno della comunicazione social dei vari eventi.
«Chi partecipa ad eventi come un matrimonio scatta numerose foto che poi vengono condivise sui social contribuendo a diffondere l’immagine del lago di Garda in tutto il mondo. Se tutto questo venisse meno sarebbe come lasciare il mercato al nostro competitor numero uno, il lago di Como».