Chiari

Una camminata per dire "basta" alla violenza

L'evento è stato organizzato da Rete di Daphne dopo l'aggressione che ha avuto luogo in città giovedì sera

Una camminata per dire "basta" alla violenza
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Stamattina Chiari si è svegliata tappezzata di cartelli contro la violenza di genere e con l'annuncio di una camminata per dire "basta" dopo i fatti che giovedì sera ha visto protagonista una 30enne, aggredita da un 22enne, poi arrestato con l'accusa di violenza sessuale, in pieno centro.

Una camminata per dire "basta" alla violenza

E' una Chiari arrabbiata quella che ha sentito dell'ennesima violenza di genere. Giovedì sera, intorno alle 22.30, una 30enne è stata aggredita mentre passeggiava tra viale Mellini e viale Mazzini, in pieno centro. Solo grazie alla sua prontezza, è riuscita a scappare e contattare le Forze dell'ordine che, poco dopo, hanno arrestato il suo aguzzino.

E, ancor più in questa occasione, le volontarie di Rete di Daphne (il Centro antiviolenza) non potevano restare ferme a guardare. Per questo, dopo aver tappezzato la città di cartelli, hanno organizzato per domani sera, domenica, una camminata contro la violenza.

L'evento prenderà il via proprio dalla panchina rossa situata in viale Mellini e si snoderà per le vie della città. Cartelli, slogan e letture saranno il modo per mettere in rabbia sgomento e rabbia per fatti che mai dovrebbero verificarsi.

Il ritrovo

"Quando esco voglio sentirmi libera, non coraggiosa", recita l'invito alla partecipazione. Il ritrovo è previsto per domenica, 17 marzo alle 20.30, in viale Mellini.

Rete di Daphne

Rete di Daphne è un'associazione nata nel 2014 con la mission di costruire una rete territoriale preparata, solida ed efficace per l’accoglienza e sostegno delle donne vittime di violenza; è volta al contrasto e al contenimento del fenomeno della violenza di genere e promuove attività di prevenzione, sensibilizzazione e formazione,

Rete di Daphne dalla sua fondazione si è sostenuta con il crowdfunding e dal 2014 grazie al Consorzio Cascina Clarabella, ha ottenuto in comodato d’uso un immobile ristrutturato, che è diventato Casa Rifugio di Dorothy. La realtà ha aperto anche il Centro Antiviolenza di Iseo, gli Sportelli di Ascolto di Iseo, Palazzolo, Chiari e Orzinuovi. Le azioni di questa ormai ben consolidata realtà sono dirette a chiunque viva un rapporto a rischio, si sente vittima o subisce violenza in una qualsiasi delle sue forme fisica, sessuale, psicologica, economica; donne che abbiano subito o subiscano molestie, maltrattamenti, violenze offrendo loro l’ascolto, accoglienza, assistenza psicologica e/o legale.

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