Capriolo

Terremoto politico in Casa di Riposo: si dimette un secondo consigliere

Aldo Reccagni, fedelissimo del presidente dimissionario Andrea Salogni, ha lasciato il Cda della Fondazione. I due hanno specificato che non si tratta di una rottura con l'Amministrazione, ma che la divergenza sta nella modifica dello statuto.

Terremoto politico in Casa di Riposo: si dimette un secondo consigliere
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La notizia è di ieri e riguarda ancora la Casa di Riposo di Capriolo.

Terremoto politico in Casa di Riposo: si dimette un secondo consigliere

La notizia delle dimissioni di Andrea Salogni sia dal ruolo di presidente (notizia data in esclusiva proprio su Prima Brescia) sia dal Cda (notizia data in esclusiva su ChiariWeek sull'edizione di venerdì 4 giugno) aveva sollevato un vero caos in paese. Ora, a distanza di pochi giorni, Aldo Reccagni, consigliere nominato dal Comune e fedelissimo di Salogni, ha rassegnato le proprie dimissioni. La notizia sta già facendo discutere. Come sottolineato anche dal parroco don Agostino Bagliani, consigliere del Cda della Rsa in qualità di rappresentante della Parrocchia, il "problema è soprattutto politico", considerate le divergenze tra l'Amministrazione comunale e gli stessi consiglieri nominati dal Comune (eccezion fatta per Roberto Teti, di fatto l'unico vero rappresentante dell'Amministrazione Vezzoli).

Le motivazioni

Reccagni ha ribadito che il problema è la volontà di diminuire il numero dei consiglieri nel Cda della Fondazione Don Gaudenzio Martinazzoli: da sette a cinque e non più quattro nominati dal Comune, ma soltanto due; in questo modo la maggioranza non sarebbe più garantita. Infatti, gli altri tre resterebbero invariati: ossia quelli nominati da Parrocchia, NK e Bcc Basso Sebino. Una scelta che sia Salogni sia Reccagni non condividono per niente. La situazione sicuramente però non finisce qui e i gruppi di opposizione sono già partiti all'attacco del sindaco, il quale, tuttavia, aveva sottolineato che questa decisione "non è stata presa dalla mia compagine, bensì dai consiglieri di Parrocchia, NK e Bcc". Ma allora perché tutto questo casino a livello politico? Stando a voci di corridoio molto attendibili l'Amministrazione comunale, tramite Teti, non avrebbe preso una netta posizione contro la proposta avanzata dal parroco e dagli altri due consiglieri del Consiglio d'Amministrazione. Anzi, Teti sarebbe stato molto vicino a votare "sì", ma le dimissioni di Salogni e il caos mediatico avrebbero fermato tutto quanto. Ma queste sono voci. Dunque non resta che attendere l'intervento dei diretti interessati.

La nota ufficiale

Non è assolutamente una questione politica o di divergenze con l’Amministrazione comunale. Io e Reccagni ci siamo sempre espressi contrari alla modifica statutaria non per questioni politiche o screzi superati da tempo, ma semplicemente perché riteniamo che la casa di riposo debba restare dei cittadini capriolesi rappresentati dall’Amministrazione comunale. Nulla toglie che tutti saremo sempre riconoscenti e non potremo dimenticare ciò che hanno fatto e faranno gli altri soci fondatori ( Nk, banca, e parrocchia). Noi siamo sereni e sicuri di aver agito nel bene della comunità, e degli ospiti della casa di riposo a cui ho sempre dato massima attenzione e priorità.

Ha comunicato l'ex presidente Salogni.

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