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"Sua figlia è rimasta coinvolta in un grave incidente, servono 7.500mila euro di risarcimento": ma è una truffa

Il metodo usato è quello del cosiddetto "Finto carabiniere"

"Sua figlia è rimasta coinvolta in un grave incidente, servono 7.500mila euro di risarcimento": ma è una truffa
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"Sua figlia è rimasta coinvolta in un grave incidente, servono 7.500mila euro di risarcimento": questa la frase usata dai truffatori ai danni di un'anziana signora. Il metodo usato è quello del cosiddetto "Finto carabiniere".

"Sua figlia è rimasta coinvolta in un grave incidente": ma è una truffa

I carabinieri dei  Comandi Provinciali di Vicenza, Verona e Brescia hanno tratto in arresto 2 persone, un 33enne e una 40enne, con precedenti penali e di polizia, ritenute presunte responsabili di una truffa aggravata ai danni di una persona anziana, compiuta in provincia di Vicenza nella tarda mattinata di ieri (domenica 4 febbraio 2024).

Erano da poco passate le ore 13 di ieri quando l’Arma di Vicenza ha segnalato la truffa ai danni dell’anziana donna ai Comandi Provinciali contermini e in particolare a quello di Verona, fornendo gli indizi raccolti in sede di denuncia. Immediatamente attivata, la Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Verona si è messa alla ricerca dell’autovettura segnalata, come il possibile mezzo di fuga dei soggetti che avevano commesso il grave delitto, individuandola a Desenzano del Garda dove è stata bloccata.

Dalla perquisizione i militari hanno rinvenuto  i monili e la somma di denaro sottratti all’anziano con la truffa del “finto carabiniere”: alla vittima è stato detto che la figlia era rimasta coinvolta in un grave incidente con feriti e che a titolo di risarcimento era necessaria la corresponsione di 7.500,00 euro affinché tutto fosse risolto.

Scatta l'arresto

Questa mattina (lunedì 5 febbraio 2024) i due arrestati sono stati condotti al Tribunale di Brescia che convalidava l’arresto disponendo, per l’uomo la custodia cautelare in carcere e per la donna l’obbligo di dimora nel luogo di origine. La responsabilità penale degli indagati sarà comunque accertata all'esito del giudizio con sentenza irrevocabile.

Come proteggersi?

A tal proposito è forte l'impegno da parte dei carabinieri nell'ambito della prevenzione di questo tipo di reati attraverso numerosi incontri sul territorio rivolti alle fasce più deboli per fornire le informazioni e gli strumenti utili a proteggersi.

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