DESENZANO

Sparò all'ex dipendente: dieci anni e otto mesi per Fortugno

Condanna pesante, ma ridimensionate alcune accuse

Sparò all'ex dipendente: dieci anni e otto mesi per Fortugno
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Sparò all'ex dipendente: dieci anni e otto mesi per Fortugno.

Si è concluso con una condanna, anche se meno grave del previsto, il processo a carico di Gaetano Fortugno, il 58enne di Gioia Tauro protagonista nel maggio 2019 di una sparatoria verso un suo ex dipendente nel ristorante Le Muse di Desenzano del Garda, in località Rivoltella.

Per Fortugno, detenuto a Voghera in attesa di processo, l'accusa capitanata dal pubblico ministero Claudia Moregola aveva chiesto 16 gli anni di carcere.

Rito abbreviato

Nel processo con rito abbreviato per tentato omicidio, detenzione illegale di armi, evasione, minacce e trasferimento fraudolento di beni è subentrata l’aggravante mafiosa per l’uomo, già noto alle forze dell’ordine in quanto coinvolto in alcune inchieste riguardanti l’infiltrazione mafiosa (‘ndranghetista) nel Nord Italia, anche se l’episodio culmine è stato il colpo di pistola esploso verso il suo ex dipendente e che secondo gli inquirenti “avrebbe avuto l’intenzione di uccidere”. Una tesi su cui non concordano i legali dell’uomo che ha già una condanna per 6 anni per infiltrazioni mafiose. Il ristorante dove è avvenuto il tentato omicidio gli è stato poi sequestrato all’interno delle indagini e l’uomo è stato messo ai domiciliari.

La sentenza

Nella sentenza emessa lunedì 30 novembre 2020, alcune accuse sono state ridimensionate: è venuta meno l'aggravante mafiosa e anche il tentato omicidio, trasformatosi in lesioni aggravate. Da qui, la pena di 10 anni e 8 mesi sancita dal giudice.

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