Sintomi e cura della metatarsalgia: come eliminare il dolore sotto la pianta del piede
Il dottor Guido Carbone spiega come riconoscere il disturbo della metatarsalgia e come intervenire
In età adulta tra le varie patologie che possono colpire l'apparato locomotore c’è la metatarsalgia, ovvero il mal di piedi.
Il dottor Guido Carbone spiega che questa malattia si manifesta con un dolore della regione plantare del piede (la pianta del piede). Causato da un'eccessiva pressione da carico su una o più teste metatarsali.
L'insorgenza della patologia si manifesta dallo sviluppo di un callo cutaneo (ipercheratosi) corrispondente alla sede del dolore.
Metatarsalgia: le cause
In linea generale le cause della metatarsalgia sono molto numerose: si spazia dall'artrite reumatoide al diabete, dalle malattie neurologiche agli esiti post-traumatici (derivanti per esempio da fratture del piede). Tutte queste problematiche possono alterare la normale anatomia e il rapporto tra i metatarsi dando origine alla patologia. Tecnicamente queste cause finiscono con l'alterare la cosiddetta «Formula metatarsale». Secondo la quale il primo metatarso deve avere una lunghezza simile o di poco superiore a quella del secondo metatarso, mentre dal secondo al quinto metatarso del piede occorre ci sia un'armonica riduzione delle lunghezze ossee. Quando la formula è alterata insorge la malattia.
Metatarsalgia: i sintomi
I sintomi della metatarsalgia variano a seconda dello stato della malattia. Dapprima il paziente lamenta un fastidioso dolore della regione plantare del piede. Che, in fase iniziale si presenta dopo una camminata prolungata o restando fermi in piedi a lungo. Poi compare il callo plantare sintomatico, proprio in corrispondenza delle teste metatarsali coinvolte (callo che si ripresenta anche dopo la toilette del podologo).
Per effettuare una corretta diagnosi il medico eseguirà l'osservazione del passo. Questo fornirà dati clinici importanti come i difetti di rotazione degli arti o l'alterata distribuzione del peso corporeo sui piedi. Si possono anche valutare le aree dolorabili plantari del piede e la sede dei calli corrispondenti sintomatici. Si prenderanno in considerazione, inoltre, le mobilità ossee, E si eseguiranno opportune indagini radiografiche. Infine si procederà con i più moderni studi computerizzati baropodometrici che forniscono l'esatta distribuzione del peso corporeo sul piede indagato.
La cura
Una volta diagnosticata la malattia ci sono linee guida alle quali attenersi. In una prima fase si utilizzeranno scarpe correttive adeguate con tacchi bassi. Si potranno inoltre eseguire esercizi per rinforzare la muscolatura del piede e della gamba. Plantari correttivi, infine, modificheranno utilmente le pressioni sulla pianta del piede. Se tutto questo non basterà a lenire il dolore si procederà al trattamento chirurgico attraverso l'esecuzione degli adeguati tipi di osteotomia (tagli ossei) correttivi: nei casi più gravi saranno più demolitivi mentre nella normalità si eseguiranno incisioni aperte.
Tecniche mini invasive
Tra le tecniche d’intervento oggi più diffuse quelle percutanee mini invasive consentono di eseguire le correzioni ossee attraverso piccole incisioni nella cute. I vantaggi estetici e funzionali sono significativi. La ripresa funzionale post-intervento è migliore e il danno ai tessuti intorno all'osso senz'altro ridotto rispetto alle tecniche tradizionali. Grazie alle nuove tecniche si ottengono buone correzioni delle deformità riducendo i tempi di recupero funzionale, attenuando il dolore post-operatorio e tornando a camminare il giorno stesso dell'intervento.
A chi rivolgersi?
Se il mal di piedi non passa, tra i punti di riferimento sul territorio bresciano per la cura delle patologie dell’avampiede oggi c’è il dottor Guido Carbone, medico chirurgo ortopedico, specializzato nelle innovative terapie mini-invasive. Ogni giorno al servizio dei pazienti all’Istituto Sant’Anna di Brescia (030.31971119), al Poliambulatorio San Matteo di Roncadelle (030.2585435), al Poliambulatorio San Gregorio di Cologne (030.7156761), presso il poliambulatorio Corte dei Disciplini di Travagliato (030.6862404) e, infine, a Travagliato nel suo studio privato.
Per maggiori informazioni: 335.6635217 o visitare il sito dottorguidocarbone.it