Dal 23 gennaio, il giorno del tragico schianto in cui si è spezzata la vita del 34enne rovatese Alberto Bergomi, lottava per sopravvivere in un letto dell’ospedale Civile di Brescia. E, alla fine, nei giorni scorsi anche il 66enne Momar Amar, alla guida della Renault che si è scontrata sulla Corda Molle contro la Porsche condotta dall’imprenditore rovatese, ha chiuso gli occhi per sempre.
Schianto in Corda Molle: morto anche l’altro automobilista
Si aggrava dunque il bilancio del terribile incidente avvenuto più di un mese fa, all’ora di pranzo, in territorio di Torbole Casaglia. Un frontale che si era già portato via il brillante geometra rovatese, che oltre a guidare l’impresa di famiglia era presidente di Ance Giovani Brescia, e ora provoca un’altra vittima. Classe 1956, Amar Momar era venuto in Italia dal Senegal in cerca di lavoro e abitava a Sarezzo. Nel sinistro aveva riportato diversi traumi ed era stato trasportato all’Ospedale Civile di Brescia in condizioni gravissime. La sua vita è rimasta appesa a un filo fino a venerdì scorso (25 febbraio), quando è spirato. La salma sarà rimpatriata nel suo Paese d’origine.
Tragedia senza fine
La giovane vita del rovatese alberto Bergomi si era spezzata nel terribile incidente avvenuto intorno alle 13 di domenica 23 gennaio lungo la Corda Molle, in territorio di Torbole Casaglia, nel tratto fra la «Giardinieria» e l’uscita di Azzano Mella. Uno schianto frontale micidiale tra la Porsche su cui viaggiava l’imprenditore e la Renault condotta dal 66enne senegalese, che era stato trasportato con l’elisoccorso al Civile di Brescia. Per il 34enne rovatese, invece, non c’era stato niente da fare. Sul posto, oltre ai sanitari, erano intervenuti i Vigili del fuoco di Brescia e Chiari e la Polizia Stradale di Salò per i rilievi, al fine di ricostruire la dinamica del sinistro. Una tragedia che si è ulteriormente aggravata con il decesso dell’altro automobilista.