Rissa al bar tra clienti e dipendenti con spranghe e teaser: immediata chiusura e sospensione della licenza
Sono scattate inoltre quattro denunce

Rissa al bar tra clienti e dipendenti con spranghe e teaser: immediata chiusura e sospensione della licenza.
Chiusura e sospensione della licenza
Chiuso il Lounge Bar Lido 3.9 a Desenzano del Garda. Il Questore di Brescia Paolo Sartori ha disposto la sospensione della Licenza e la contestuale, immediata chiusura del locale di Via Lungo Lago Cesare Battisti. Il Provvedimento del Questore, che avrà una durata di 10 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare – culminate in un gravissimo episodio criminale che si è verificato la scorsa settimana – peraltro segnalate dagli abitanti nella zona, esasperati per il contesto di insicurezza diffusa e di qualità della vita compromessa a causa del comportamento tutt’altro che civile tenuto dagli avventori, richiedendo nel contempo azioni tempestive ed efficaci a garantire la salvaguardia del benessere comune.
Rissa al bar: la situazione in breve è degenerata
Una situazione già critica che è precipitata nei giorni scorsi quando, nel pieno della notte gli Equipaggi della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire al Lounge Bar “Lido 3.9”, in Via Lungo Lago Cesare Battisti n. 39, a seguito di diverse segnalazioni pervenute alla Centrale Operativa della Questura tramite del numero di emergenza “112 NUE”. Ad essere segnalata un'accesa lite tra più persone che hanno fatto uso anche di strumenti quali gambe metalliche di tavolini usati come spranghe.
Giunti rapidamente sul luogo dell’intervento i Poliziotti, coadiuvati dai Militari dell’Arma dei Carabinieri chiamati in ausilio, sono riusciti ad individuare e a separare le parti coinvolte nella rissa. Ad intervenire sul posto un'ambulanza: la situazione particolarmente concitata ha registrato infatti alcuni feriti, alcuni dei quali non avevano nemmeno preso parte alla rissa. La Polizia è riuscita ad identificare i soggetti coinvolti, tra questi anche alcuni clienti e due dipendenti del Locale.
Vogliono lo sconto, che viene negato
L'accaduto è stato ricostruito dalle testimonianze raccolte dai fatti da parte dei Poliziotti e dei Carabinieri: si è scoperto che l'aggressione sarebbe scoppiata per futili motivi all'interno del bar per poi proseguire all'esterno: i clienti, già in stato di alterazione dovuta all’abuso di sostanze alcoliche, pretendevano dai baristi uno sconto su quanto avrebbero dovuto pagare. A seguito del diniego da parte del gestore ha preso vita un’animata discussione presto concretizzatasi, come si è detto, in una violenta rissa.
I fermati sono stati quindi accompagnati al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda per le attività di foto-segnalamento e per procedere con gli atti di Polizia Giudiziaria. Successivamente, dalla visione delle videoregistrazioni è emerso che durante la rissa uno dei dipendenti del Locale, addetto alla vigilanza, aiutato da un suo collega, aveva utilizzato la gamba di un tavolino in metallo come fosse una spranga, allo scopo di colpire violentemente e ripetutamente i clienti in varie parti del corpo e provocare loro lesioni di vario genere e gravità, giudicate guaribili con prognosi variabili tra i 5 ed i 10 giorni s.c.. Nel corso della rissa, inoltre, in base alle testimonianze assunte ad essere utilizzato anche uno storditore elettrico tipo “TASER”.
Scatta la denuncia
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, i 4 soggetti identificati quali parti attive nella rissa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di lesioni personali aggravate e di rissa aggravata. Episodi che, come è facile immaginare, hanno destato parecchia preoccupazione nella popolazione.
La decisione del Questore
Il Questore, inoltre, ha emesso nei confronti dei 4 soggetti coinvolti altrettante Misure di Prevenzione Personali consistenti nel Divieto di Accesso (c.d. “DASPO WILLY”), per periodi variabili da 1 a 2 anni, a tutti gli Esercizi Pubblici di Desenzano del Garda.
“Chi si reca in un Pubblico Esercizio per usufruirne a qualsiasi titolo ha diritto di farlo in tranquillità, senza che debba correre rischi alla propria persona a causa della sconsideratezza di una esigua minoranza, ovvero subire atteggiamenti minacciosi e provocatori palesemente contrari alla legge – ha evidenziato il Questore Sartori –. Da qui le mie decisioni odierne, finalizzate a porre un argine ad una situazione particolarmente grave per l’ordine e la sicurezza pubblica e per l’incolumità dei cittadini, con il proposito di far si che, per il futuro, episodi criminali di questo tipo non debbano più ripetersi”.