Reddito di cittadinanza ai domiciliari: truffa anche a Orzinuovi.
Dopo il caso di ieri in cui un cittadino di Leno è stato «pizzicato» a percepire il reddito di cittadinanza nonostante fosse agli arresti domiciliari, una nuova situazione analoga è stata messa allo scoperto a Orzinuovi, dove un uomo di 40 anni, anch’esso agli arresti domiciliari, percepiva indebitamente il sussidio statale.
Truffa per 8mila euro
Ad indagare sulla vicenda e a scoprire la truffa sono stati i Carabinieri della Compagnia di Verolanuova che incrociando i dati fiscali dei percettori del reddito sono risaliti al 40enne italiano che da diversi mesi percepiva la somma, arrivando anch’esso ad un tesoretto illecito stimato attorno agli 8mila euro.
Con l’aiuto di un amico
A differenza del caso di Leno, l’uomo in questione secondo i militari si sarebbe avvalso dell’aiuto di un amico, mentre non sembra coinvolto l’ufficio di assistenza fiscale che ha inoltrato la pratica, mentre a Leno l’impiegata (e la moglie del detenuto) sono attualmente indagati assieme all’uomo per truffa ai danni dello Stato.
Un sistema debole
Due casi scoperti in poche ore che da un lato accendono i riflettori sui molti controlli messi in campo dalle forze dell’ordine, ma che dall’altro mettono alla luce del sole un sistema di sussidio statale troppo debole per non poter essere truffato con facilità da cittadini ordinari.