Microcriminalità

Rapinano i coetanei, nei guai cinque minorenni

Determinanti le immagini fornite dalle telecamere della video-sorveglianza.

Rapinano i coetanei, nei guai cinque minorenni
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I Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, nelle prime ore di questa mattina (martedì 31 maggio), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i minorenni di Brescia su richiesta della locale Procura per i minorenni – nei confronti di cinque minorenni, ritenuti presunti responsabili in concorso ed a vario titolo dei reati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate, commessi nei confronti di altri otto minorenni, commessi in centro città e precisamente in via Castello, via San Faustino e vicolo Dell’Aria,  nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2021 e il 26 febbraio 2022.

Cosa è emerso

In particolare, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Brescia, sono state condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Brescia-Piazza Tebaldo Brusato ed hanno fatto piena luce su due gravi episodi avvenuti proprio durante due sabati sera, in un’area di aggregazione giovanile del centro storico. Nel corso del primo episodio, avvenuto in dicembre, i 5 minori oggi destinatari di misura, avrebbero avvicinato le vittime con il pretesto di chiedere il cambio di una banconota, fingendo relazioni amichevoli, con il fine ultimo di sottrarre loro il telefono cellulare, il portafogli e preziosi in oro. Nella circostanza i malcapitati, dopo avere provato a reagire, sarebbero stati minacciati e colpiti con calci e pugni e a due di loro venivano cagionate lesioni guaribili in due giorni e in quattordici giorni.  Il 26 febbraio invece veniva perpetrata una rapina ai danni di un coetaneo che, dopo essere stato minacciato e spintonato più volte, veniva derubato del giubbino che indossava. I Carabinieri, partendo dalle denunce presentate al Comando Stazione di Piazza Tebaldo Brusato, sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e ad attribuire a vario titolo le presunte responsabilità penali per l’accaduto grazie ad un’attenta analisi delle immagini di video-sorveglianza presenti sul posto, all’escussione di numerosi testimoni ed ai conseguenti riconoscimenti fotografici.

In comunità

Due dei giovani indagati sono stati raggiunti dalla notifica del provvedimento cautelare presso le comunità dove già erano ristretti per altra causa. Uno degli indagati invece verrà collocato in comunità mentre ai restanti due è stata applicata la misura dell’obbligo di permanenza a casa. L’attività dell’Arma inoltre prosegue per verificare ulteriori responsabilità circa l’accaduto.

 

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