Rapina in villa a Iseo: indagini in corso sulla banda
Si tratta della seconda volta nel capoluogo Sebino in un solo mese, episodi simili anche a Palazzolo, Corte Franca e Calvisano
Altra rapina in villa a Iseo. Dopo aver preso di mira il patron della Gefran di Provaglio d’Iseo Ennio Franceschetti, ora i rapinatori hanno messo a segno un nuovo colpo ai danni dell’amministratore delegato di una grossa azienda di Corte Franca. Le indagini sono in corso per capire se si tratti della stessa banda.
Rapina in villa a Iseo, attimi di paura
La dinamica è molto simile: i malviventi sono entrati in azione all’ora di cena. Coperti dal buio, si sono introdotti nel giardino dell’abitazione iseana e hanno atteso l’arrivo del proprietario. Erano le 20 circa di ieri sera (giovedì 12 gennaio 2023) quando l’imprenditore e la moglie sono rincasati e si sono trovati faccia a faccia con i rapinatori. 59 anni lui e 58 lei, i coniugi sono stati minacciati con una pistola e strattonati, finché non li hanno fatti entrare nella villa. Volevano tutti i soldi che c’erano, altrimenti… L’incalzare delle minacce ha fatto cedere gli iseani, che hanno consegnato il denaro contante presente in casa e i gioielli che avevano.
Un bottino da 20mila euro
I malviventi sono fuggiti con un bottino da circa 20mila euro. A quel punto le vittime della rapina hanno chiamato i soccorsi: sul posto si sono precipitati i carabinieri della Compagnia di Chiari e un’ambulanza. I coniugi, visibilmente provati, sono stati portati al Pronto soccorso di Iseo per gli accertamenti del caso. Per fortuna non hanno riportato lesioni gravi e i rapinatori non sono arrivati alla violenza bruta, come invece era successo a Corte Franca a metà settembre, quando una coppia di medici era stata sequestrata all’interno della propria abitazione e picchiata per tre ore.
Nel caso del patron della Gefran, che a metà dicembre si trovava in casa con il nipote 24enne e la colf, nessuno ha alzato le mani: le minacce dei “finti poliziotti” hanno subito sortito l’effetto sperato e in pochi minuti i malviventi erano scappati con alcune decine di migliaia di euro tra contanti, orologi e monili in oro. Solo la sera prima a Paratico avevano cercato di entrare in una villa, ma qualcosa era andato storto e si erano dati alla fuga prima di riuscire a introdursi nell’abitazione.
I carabinieri e la Procura indagano per capire se si sia trattato di una stessa banda dedita alle rapine in villa o di episodi slegati tra loro. Ciò che è certo è che in tutti i casi il colpo viene ben studiato e coinvolge più di due uomini.