rovato

Quattro giovani in Nuova Zelanda per realizzare il sogno di Federico

I genitori di Federico Doga, scomparso un anno fa a soli 16 anni, hanno finanziato con la loro associazione un'esperienza alla Westland Hight School di Hokitika

Quattro giovani in Nuova Zelanda per realizzare il sogno di Federico
Pubblicato:
Aggiornato:

A 16 anni si sogna in grande. Federico Doga, studente dell’istituto rovatese «Lorenzo Gigli» residente a Comezzano Cizzago e atleta del Rugby Rovato, uno dei suoi sogni era sul punto di realizzarlo: sei mesi di studio in nuova Zelanda, a Hokitika. Ma, a gennaio 2023, era successo l’irreparabile: Fede era stato investito e ucciso a Iseo, mentre attraversava la strada. Non c’era più spazio per i sogni, ma solo per il vuoto, inconsolabile, e le lacrime, senza fine. Da quel giorno, terribile, è passato un anno ed ecco che invece il sogno di Fede si è realizzato, grazie alla forza incredibile, alimentata dall’amore, della sua mamma Chiara Galli e del papà Daniele Porrino, che hanno dato vita insieme a tanti amici all’associazione In viaggio con Fede e sono riusciti a portare in Nuova Zelanda, proprio a Hokitika, quattro ragazzi (tra loro c’è anche il migliore amico del 16enne, unico bresciano, mentre gli altri tre arrivano da Milano, Piemonte e Liguria) per sei mesi di studio alla Westland Hight School.

Quattro giovani bresciani in Nuova Zelanda per realizzare il sogno di Federico

Daniele e Chiara hanno voluto andare personalmente in Nuova Zelanda per parlare con il preside e gli insegnanti della scuola, sincerarsi che tutto fosse ben fatto e accogliere i ragazzi. Ci separano migliaia di chilometri e 12 ore di fuso orario, ma grazie ai prodigi della tecnologia non è difficile raggiungere Daniele al telefono. «Fede era stato qui nel 2018 e si era innamorato di questo posto – ha raccontato – Eravamo venuti in vacanza, aveva fatto anche un camp a Wellington (la capitale della Nuova Zelanda, ndr), eppure lui aveva scelto di tornare a Hokitika, un piccolo paese, ma molto carino, sono tutti accoglienti, forse per questo gli piaceva così tanto». Porrino ci racconta che a una manciata di chilometri da Hokitika scorre un fiume il cui nome, in maori, significa «Sentiero verso il sole» e Fede, a scuola, era soprannominato proprio «sole» (non è un caso che sia questo il simbolo scelto per il logo dell’associazione), per quei suoi capelli dal colore del grano e il luminoso sorriso che riusciva a portare ovunque. Sarà per questo che sembra quasi di avvertire la sua presenza, mentre la vista si espande su un panorama di sconfinata bellezza.

L'esperienza

Tommaso, Federico, Giorgio e Gabriele sono arrivati a Hokitika lunedì, con un giorno di ritardo sulla tabella di marcia a causa del forte vento che li ha bloccati per una notte Christchurch. Martedì mattina a scuola si è svolta una bellissima cerimonia con il preside e il responsabile dell’istituto; tra gli interventi anche quello  ell’associazione In viaggio con Fede.

«La scuola è molto bella, con ottime strutture sportive», ha proseguito Daniele, spiegando che lui e Chiara resteranno in Nuova Zelanda ancora qualche giorno, fino a domenica, dando modo ai ragazzi di ambientarsi. «Una studentessa di Monza arriverà più avanti - ha aggiunto Porrino - E abbiamo già aperto le candidature per il prossimo anno, perché vogliamo che questo progetto continui». Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook dell’associazione In viaggio con Fede, dove si spiega che il 16enne era generoso con tutti e proprio per questo l’associazione che porta il suo nome vuole aiutare ragazze e ragazzi che abbiano gli stessi sogni a realizzarli.

Mike Waller, insegnante della Westland Hight School, era rimasto molto colpito dalla passione di Federico Doga per il rugby, «sarebbe diventato un giocatore della nazionale italiana, un giorno», ha dichiarato in un’intervista, rivelando poi l’ammirazione del ragazzo per Richie McCaw, ex rugbista neozelandese e quanto sarebbe fantastico, per i suoi genitori, vederlo indossare una delle magliette con il logo dell’associazione In viaggio con Fede.

Il progetto prevede anche un coinvolgimento «a distanza» dell’istituto «Lorenzo Gigli», la scuola dove Fede frequentava il liceo, attraverso un’esperienza di e-learning. Questa iniziativa, importantissima per il suo valore simbolico, è però solo una delle tante portate avanti dal sodalizio, che ha donato 10mila euro a sostegno del Progetto Tanzania, realizzato dall’istituto «Gigli», e promuove borse di studio (assegnate a ragazzi che incarnano i valori di altruismo, sensibilità, generosità con gesti di empatia e condivisione). Un altro progetto è «Porta Fede in viaggio», che invita a indossare la maglietta con il logo in giro per il mondo, nel ricordo del 16enne, come se fosse ancora in mezzo a noi.

Seguici sui nostri canali