Primo decesso nel Bresciano (secondo in Lombardia) per West Nile, parla il sindaco
La scomparsa dell'uomo risale ai primi di agosto.
A seguito del diffondersi della notizia del decesso nel Bresciano, a Cigole per la precisione, (e secondo in Lombardia) di un uomo a causa del West Nile Desease (WND) si è diffusa la paura tra i cittadini del comune bresciano.
La parola al sindaco: "State tranquilli"
Ecco perché il primo cittadino Marco Scartapacchio ha tenuto a fare alcune precisazioni tramite una nota stampa diffusa sui canali social poco fa:
"Scopo di questo mio comunicato è fornire informazioni alla cittadinanza, doverose, a seguito dello stato di apprensione che si è generato a partire dal tardo pomeriggio di ieri (giovedì 11 agosto 2022), a causa di notizie riportate sulla stampa locale in merito a quanto in oggetto. Avrei voluto scrivere già ieri questo comunicato ma solo alle ore 20 sono riuscito ad avere finalmente qualche notizia (poche), in via ufficiale dagli organi preposti; per il restante tempo sono invece stato occupato a rispondere a innumerevoli chiamate di giornalisti.
La confusione è nata dal fatto che il caso di “contagio” è da riferirsi ad un nostro concittadino purtroppo defunto nei primi giorni di agosto, e non mercoledì, come invece sembrava da una comunicazione fatta da ATS ai Sindaci dell'intera provincia sull’importanza della prevenzione.
É veramente spiacevole doverne far riferimento in questo comunicato, in questi giorni di profonda tristezza dei familiari".
Ha poi continuato
"Mi preme dare come sempre informazioni precise sul tema, per inquadrare l’effettivo problema, dare il giusto peso alle notizie ed attuare le opportune azioni di prevenzione.
La WND (chiamata anche Febbre del Nilo Occidentale) è una malattia causata da un virus che alberga negli uccelli selvatici e che può essere trasmesso attraverso le punture di zanzare ad altri uccelli, cavalli, e in rari casi all'uomo, che comunque non può contagiare altre persone. Portatrice del Virus non è una zanzara di una spiecie "esotica", bensì la zanzara comune. Per l’uomo il periodo di incubazione è di circa 2-14 giorni. Circa l’80% delle persone contagiate è asintomatico, mentre circa un 20% sviluppa una simil-influenza che prevede i soliti febbre, mal di testa, nausea, vomito. Circa lo 0,6-0,7% dei casi sviluppa sintomi più rilevanti/neurologici in pazienti per lo più più anziani o immunodepressi; la morte può sopraggiungere solo in una frazione di questi ultimi casi. Riassumendo, più del 99% dei casi si ammala e guarisce da WND senza nemmeno rendersi conto di aver contratto quella specifica malattia; a causa di ciò può capitare che la malattia venga scoperta in ospedale su pazienti ricoverati per altri problemi.
Una volta guariti si diventa immuni nella maggior parte dei casi, “a vita”. Le informazioni e le statistiche sopra riportate sono state da me ricavate dal sito del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore della Sanità e da varie ASL/ATS di tutta la nazione.
La lotta alla diffusione alle zanzare avviene ogni anno
"Inquadrato ora il problema, comunico che la lotta al diffondersi delle zanzare va fatta (da anni) ed è utile ed efficace solo se vi è piena collaborazione tra tutta la popolazione, soprattutto nei nostri paesi che vedono la presenza di molti giardini. Ogni cittadino è quindi importante che tenga comportamenti responsabili e collaborativi, gli stessi comportamenti che da ormai un paio di decenni si cerca di far diventare sistematici per il contrasto della zanzara “tigre”. Riassumo qui sotto i più importanti: svuotare di frequente sottovasi di fiori, copertoni, bacinelle e altri contenitori in cui è presente acqua stagnante; cambiare spesso l'acqua delle ciotole per animali; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite da fogliame marcescente che crei ristagni; tenere le piscinette per i bambini vuote e coperte quando non sono in uso; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana per esempio per orti, con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Suggerisco un piccolo accorgimento molto utile: inserire un paio di monete da 1-2-5 centesimi (quindi di rame) nei sottovasi, oppure del filo elettrico privato della guaina e disposto in modo da interessare tutta la circonferenza del sottovaso. Il rame funge in questo caso da larvicida. Ricordarsi, quando sarà ossidato di cambiare le monete o di ripulirle dall’ossido. Anche il Comune agirà mediante gli stessi comportamenti, seguendo le linee guida di ATS, quindi intervenendo sulle caditoie stradali tramite uno specifico prodotto larvicida.
ATS scrive inoltre: “Il trattamento della sola tombinatura in area pubblica non raggiunge un livello sufficiente di contenimento dell’infestazione a causa del forte ruolo dei focolai in ambito privato. Per questo è indispensabile sensibilizzare e informare la cittadinanza, dell’opportunità di intraprendere iniziative di lotta larvicida diretta in ambito privato.”"Da qui l’importanza delle vostre azioni. Preciso sin da subito che non verranno fatti interventi generalizzati di nebulizzazione di veleni in quanto non indicati dalle summenzionate linee guida. Sarebbero più scenografici che utili e creerebbero solo del disagio alla popolazione. La nebulizzazione verrà invece, come sempre, eventualmente eseguita su aree pubbliche circoscritte, nell’immediata precedenza di eventi o comunque raduni di persone (es. nel parco comunale). Contestualmente a questa comunicazione emanerò una ordinanza riportante tutti questi comportamenti. Sperando che questo comunicato sia stato utile a ristabilire tranquillità nella popolazione, tornerò sull'argomento solo se strettamente necessario e comunque prima di ogni stagione estiva come promemoria per la cittadinanza.".