Polizia urbana, il Consiglio di Stato contro il Comune di Palazzolo

Sul piatto ci sono 113mila euro tra Palazzolo ed Erbusco che però la Regione ha revocato: il Comune resta in attesa della sentenza del Tar.

Polizia urbana, il Consiglio di Stato contro il Comune di Palazzolo
Pubblicato:
Aggiornato:

Confermato di fatto quanto disposto dal Tar di Brescia (in fase cautelare) in merito alla revoca del contributo da parte di Regione Lombardia.

Polizia urbana, il Consiglio di Stato contro il Comune di Palazzolo

Il Tar di Brescia, tramite ordinanza cautelare, aveva respinto la richiesta del Comune di Palazzolo contro il provvedimento di revoca del contributo regionale emesso da Regione Lombardia. Sul tavolo inizialmente erano arrivati dalla Regione circa 128mila euro divisi in due lotti. Somma che riguarda sia Palazzolo sia Erbusco. Cifra poi ridimensionata (a 113mila euro, 62 Palazzolo e 51 Erbusco), visto che il Comune aveva ottenuto uno scontro sui lavori. Il problema era la gestione degli orari degli agenti della Polizia Locale. Il Comune, dopo l'ordinanza del Tar, si era rivolto al Consiglio di Stato, che con ordinanza ha respinto l'appello. Ovviamente il Comune prende atto della decisione e resta in attesa della sentenza del Tar.

Le parole del sindaco

"Prendiamo atto della decisione del CdS in sede cautelare, continuando a ritenere una profonda ingiustizia la penalizzazione di Comuni che hanno fatto investimenti ingenti, anche sulla base di incentivi, in settori delicati e importanti - ha spiegato il sindaco Gabriele Zanni - Per di più se ciò avviene per ragioni che sono frutto di interpretazioni normative estremamente restrittive e non di vera sostanza. Ribadisco che il Comune di Palazzolo ha sempre agito in assoluta buona fede e continuerà a sostenere investimenti in tema di sicurezza a prescindere dall’attribuzione di fondi da parte di altri enti. Attenderemo le decisioni di merito della magistratura amministrativa per capire se i provvedimenti successivi potranno sovvertire un orientamento che continua a non convincerci anche per le ragioni che hanno attivato la procedura di recupero del contributo concesso da parte di Regione Lombardia".

TORNA ALL'HOMEPAGE

 

Seguici sui nostri canali