Orsi e lupi in provincia di Brescia: dall'Alto Garda alla Valle Camonica
Questo quanto emerso dalla relazione redatta dalla Polizia Provinciale nella persona del referente per la Provincia di Brescia Attività Gtandi Carnivori, Sovr. Paolo Tavelli

Orsi e lupi in provincia di Brescia: dall'Alto Garda alla Valle Camonica.
La presenza sul territorio provinciale
Presenti in modo significativo anche nel 2024 nel territorio della nostra provincia, in particolare dall'Alto Garda alla Valle Camonica. Questo quanto emerso dalla relazione redatta dalla Polizia Provinciale nella persona del referente per la Provincia di Brescia Attività Gtandi Carnivori, Sovr. Paolo Tavelli. Entrando maggiormente nel dettaglio, suddividendo il territorio provinciale in tre macroaree le segnalazioni possono essere così riassunte:
1. Alto Garda e sinistra orografica Val Sabbia (Lago d’Idro, zona a confine con la Val di Ledro) Alcune segnalazioni relative ad avvistamenti ,danni ad apiari e indici di presenza nella zona tra Tremosine -Tignale, Valvestino - Magasa. N°2 eventi di danno ad apiari Probabile avvistamento (ripresa con fototrappola) di una femmina accompagnata da 1 cucciolo sul versante trentino del Monte Tombea. Identificazione genetica di 1 esemplare: M82.
2. Valle del Caffaro, destra orografica Val Sabbia, Val Trompia e Bassa Valle Camonica: Alcuni avvistamenti diretti, alcune riprese con fototrappole ed alcuni indici di presenza (orme e fatte) ed alcuni eventi dannosi: N°3 eventi di danno ad animali da reddito (1 asino, 1 pony e 6 caprini). N°3 eventi di danno a appostamenti fissi di caccia N°1 eventi di danno a piante da frutto N°1 evento di danno a strutture agricole (consumo mangime da silos) Identificazione genetica di 6 esemplari: M68, M74, M80, M85, M109, M115
3. Media e Alta Valle Camonica Alcuni avvistamenti diretti, alcuni indici di presenza (orme e fatte) ed alcune riprese con fototrappole. Le localizzazioni degli avvistamenti e la loro distribuzione fanno supporre che l’esemplare foto trappolato ed avvistato in Alta Valle Camonica (da Incudine e Ponte di Legno) sia diverso dall’esemplare avvistato e ripreso in zona Paspardo – Cevo.
Orso
Le analisi genetiche effettuate sui campioni raccolti, grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento da parte dei Laboratori della Fondazione E. Mach, hanno permesso di identificare geneticamente 7 esemplari tutti maschi: M68, M74, M80, M82, M85, M109, M115 M68 (maschio di 6 anni).
- Maschio adulto di 6 anni, rilevato nel comune di Bagolino, su materiale raccolto nel mese di luglio presso un grattatoio. L’esemplare era già stato rilevato in territorio bresciano nell’anno 2020 nella zona dell’Alta Valle Camonica. Campioni genetici dell’esemplare sono stati inoltre raccolti durante l’anno in Provincia di Trento nella zona della Val di Sole. M74 (maschio di 4 anni).
- Maschio sub adulto di 4 anni, rilevato nella zona che va dalla destra della Valle Caffaro (Bagolino) alle Pertiche (Pertica Bassa-Vestone): si presume sia presente dall’anno 2021, durante il quale si era fatto notare per una serie di danni agli appostamenti fissi di caccia ed era stato coinvolto in una collisione con autoveicolo. Negli ultimi 3 anni ha mantenuto un comportamento schivo (i danni agli AF si sono ridotti a 2 nel 2022 e 1 nel 2024), nel 2024 il DNA dell’ esemplare è stato rilevato su una predazione ad un pony nel mese di settembre in comune di Bagolino. Si presume che l’esemplare effettui il riposo invernale sempre nella stessa area.
- Maschio giovane di 3 anni, rilevato grazie a campioni organici (peli ) raccolti in comune di Anfo nel mese di maggio in occasione del consumo di mangime per bovini pressi un silos agricolo. Negli anni precedenti è stato campionato nel 2023 in provincia di Trento in comune di Borgo Chiese.
- M82 (maschio di 3 anni) Maschio giovane di 3 anni, rilevato grazie a campioni organici (peli e escrementi) raccolti in Alto Garda (comune di Valvestino) su un danno ad un apiario. Negli anni precedenti è stato campionato una sola volta nel 2021 in provincia di Trento e nel 2023 in provincia di Brescia nella zona del Gaver.
- M85 (maschio di 3 anni) Maschio giovane di 3 anni, rilevato grazie a campioni organici (peli) raccolti a Collio VT a marzo a seguito di un avvistamento, ricampionato a fine ottobre a Borgo Chiese (TN). Negli anni precedenti è stato campionato in provincia di Trento nel 2021-22-23.
- M109 (maschio di 1/2 anni) Maschio giovane di 1/2 anni, rilevato grazie a campioni organici (peli e escrementi) raccolti tra settembre e ottobre tra Bagolino e Collio VT a seguito di alcuni avvistamenti e 2 danni ad AF di caccia. E’ stato campionato per la prima volta nel 2004 a seguito di una collisione con un veicolo a Ossana (TN) in data 17 giugno.
- M115 (maschio di 1/2 anni) Nuovo esemplare mai rilevato in precedenza, maschio probabilmente giovane di 1/2 anni, rilevato grazie a campioni organici (peli e escrementi) raccolti a ottobre in comune di Bagolino a seguito di alcuni avvistamenti e danni ad alcuni alberi da frutto.
Presenza di femmine con cuccioli dell’anno
Nel 2024 non sono giunte segnalazioni di avvistamenti di femmine accompagnate da cuccioli dalle aree di confine (Valle Caffaro e Passo Tonale). Nella relazione la Polizia Provinciale spiega però che a giungere è stata una segnalazione relativa ad una ripresa con fototrappola di una femmina accompagnata probabilmente da un cucciolo dello scorso anno, sui versanti trentini del Monte Tombea a confine con i comuni di Magasa e Valvestino.
Altra voce importante quella che riguarda i danni verificatesi nel 2024. Nella relazione la Polizia Provinciale li elenca:
nr.10 eventi dannosi certamente attribuibili a orso bruno che hanno interessato: n° 2 esemplari di equini; - n° 5 esemplare di caprino; - n° 2 alveari; - n° 2 piante da frutto; - n° 3 appostamenti fissi di caccia; - n° 1 consumo di mangime per bovini.
Situazioni problematiche
Non sono mancate le situazioni problematiche causate dalla presenza sul territorio di questi animali. A maggio, in particolare, sarebbe stato consumato del mangime posto all'interno di un silos in una casina nel comune di Anfo. A suscitare attenzione non tanto il tipo di danno, ma per la localizzazione dello stesso. Infatti, il silos del mangime era posto all’esterno di una cascina odve stabulavano diversi capi di animali da reddito (bovini, equini e caprini) e la stessa era stabilmente abitata dal conduttore e dalla famiglia:
"Si è dunque provveduto ad attivare tutte le misure necessarie ad una prima dissuasione passiva dell’esemplare (recinto elettrificato e dissuasori acustici) - hanno fatto sapere dalla Polizia Provinciale - ed a raccogliere materiale genetico al fine di identificare l’esemplare ed eventualmente porre in atto, in accordo con ISPRA e Regione Lombardia, ulteriori azioni energiche sullo stesso in caso di ulteriori eventi dello stesso tipo. Il materiale raccolto ha permesso di identificare l’esemplare in M80 (maschio di 5 anni): le prime misure attuate hanno permesso di dissuadere l’esemplare, che a seguito del ritorno sul luogo e di un contatto con il recinto elettrificato, si è allontanato e non si è più presentato. Inoltre non si sono riscontrati ulteriori danni della medesima tipologia o attribuibili allo stesso esemplare".
Lupo
Durante il 2024 le segnalazioni attendibili di presenza di lupo sono state diverse ed hanno interessato l’intero territorio provinciale. La maggior parte delle segnalazioni provengono dalla Valle Camonica: ad oggi qui è confermata la presenza di 2 branchi riproduttivi, entrambi gravitanti nell’area del Parco Nazionale dello Stelvio: il primo è lo storico branco del Tonale ed il secondo, di nuova formazione, nell’area della Valgrande. Altre segnalazioni di esemplari in dispersione sono giunte anche dalle restanti aree montane della provincia, quali l’Alto Garda, la Val Sabbia e la Val Trompia; sono inoltre giunte segnalazioni anche dalla pianura, molto probabilmente riconducibili ad esemplari in dispersione provenienti dall’Appennino e dai branchi presenti nelle confinanti provincie di Cremona e Mantova.
Distribuzione e presenze
Per il 2024 sul territorio della Provincia di Brescia viene confermata la presenza di nr.2 branchi riproduttivi in Alta Valle Camonica (Tonale e Val Grande) e la presenza di animali singoli in dispersione o stabili per quanto riguarda il restante territorio, sia montano che di pianura.
Branco del Tonale
È confermata anche per il 2024 la presenza del branco del Tonale: il suo areale spazia dalla Val di Sole (Comune di Vermiglio) all’Alta Val Camonica (Ponte di Legno). In tardo autunno/inizio inverno le riprese eseguite sia con fototrappola che direttamente sul campo dal Personale del PNS hanno confermato anche per il 2024 la riproduzione del branco con la presenza complessiva di almeno 7 esemplari. A maggio è stato osservato un esemplare privo di un arto posteriore, probabilmente vittima di un atto di bracconaggio: lo stesso esemplare è sopravvissuto al trauma ed è stato osservato e foto trappolato anche a fine dicembre Le analisi genetiche effettuate sui campioni dalla fondazione E. Mach permetteranno di individuare geneticamente i componenti del branco.
Branco della Val Grande Mortirolo
Anche per il 2024 viene confermata la presenza del Branco dellla Val Grande Mortirolo: l’arele del branco spazia dalla Val Grande (Vezza d’Oglio) al Mortirolo (Monno Corteno) e con alcune incursioni sul versante Valtellinese del Parco in comune di Sondalo. I rilievi con fototrappole posizionate dal personale del Parco Nazionale dello Stelvio in Valgrande hanno permesso di accertare la riproduzione del Branco che a fine dicembre contava complessivamente 9 individui.
Esemplari in dispersione
Durante l’anno si sono rilevati diversi indici di presenza di singoli esemplari in dispersione, rilevati tramite riprese con fototrappole, predazioni su domestici e selvatici oppure avvistamenti diretti, provenienti da diverse zone della provincia sia montane che di pianura. Per l’area montana le segnalazioni sono relative all’area della sinistra orografica della Bassa Val Camonica - Alta Val Trompia - Val Caffaro - Alto Garda. Nell’area della Pianura sono pervenute segnalazioni di avvistamenti sia dalla pianura ovest (Lograto – Orzinuovi – Villachiara) probabilmente riconducibili ad esemplari gravitanti nella vicina provincia di Cremona, che dalla pianura est (Lonato-Pozzolengo). I risultati di alcuni campionamenti genetici dimostrano l’elevata mobilità di questi esemplari: ad esempio l’esemplare di Lupo maschio COM02 rilevato a gennaio su una predazione di domestici a Cedegolo è stato poi rilevato sempre su predazione a domestici a Ponte Arche.
Danni
Nel corso dell’anno 2024 si sono avuti 27 eventi di danno ad animali da reddito attribuibili a lupo: • 21 a carico di ovicaprini con la predazione di 18 caprini e 31 ovini; • 5 a carico di bovini con la predazione di 5 capi; • 1 a carico di equini con la predazione di un puledro. La maggior parte degli eventi sono avvenuti nella zona della Alta Valle Camonica nell’areale di presenza dei 2 branchi, area ove si sono avuti anche i primi 5 eventi di predazione a carico di bovini. Predazioni da cani In 5 casi gli eventi di predazione inizialmente attribuiti al lupo, a seguito delle analisi del DNA, sono stati ricondotti a predazione da parte di cani da corte mal gestiti: • 4 a carico di ovicaprini con la predazione di 10 caprini e 11 ovini; • 1 a carico di equini con la predazione di un puledro. Incidenti stradali .Durante il 2024 non si sono rilevati incidenti stradali che hanno coinvolto esemplari di Lupo.
Misure di prevenzione e attività WPIU
Durante il 2024 è proseguita l’attività delle WPIU (Squadre emergenza per la prevenzione degli attacchi da Lupo): le stesse, formate da personale ERSAF, sono intervenute a supporto degli allevatori che hanno subito danni da lupo, fornendo informazione sulla gestione dell’allevamento, oppure consegnando in comodato d’uso alcuni recinti elettrificati. Ulteriori aiuti sono stati introdotti dal Parco Adamello-Comunità Montana Valle Camonica, tramite il Bando “Spazi Condivisi” 2024 a sostegno di allevatori e pastori con cani da protezione che ha permesso di consegnare il seguente materiale a supporto: sacchi mangime, collari GPS, confezioni antiparassitario a n. 9 diversi pastori.
Lince e sciacallo dorato
Per queste due specie non sono stati rilevati indici di presenza certa sul territorio.