Operazione Fiamme Gialle: nel mirino Gezim Sallaku
Il sequestro è scaturito a seguito di una serie di indagini di natura economico - patrimoniale e reddituale dalle quali è emersa un'importante disparità tra il tenore di vita di Sallaku e i redditi dichiarati.
Sequestrati oltre 5,8 milioni di euro, il provvedimento è scattato nei confronti di Gezim Sallaku, ex patron del Darfo calcio.
Indagini di natura economico - patrimoniale
L'imprenditore di origini albanesi residente in provincia di Brescia, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe diversi precedenti penali. La misura adottata nei suoi confronti prevede l'obbligo di dimora nel comune di residenza. Il sequestro è scaturito a seguito di una serie di indagini di natura economico - patrimoniale e reddituale dalle quali è emersa un'importante disparità tra il tenore di vita di Sallaku e i redditi dichiarati.
Chi è Gezim Sallaku
Il debutto nel calcio dilettantistico di Gezim Sallaku risale al 2014 con l'acquisizione del Darfo di cui assume poi la carica di presidente. Risale al 2002 l'arresto nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Brescia per un traffico di auto di lusso rubate e poi rivendute nell'est Europa. Ad un anno dall'acquisizione del Darfo, nel 2015, scatta la cosiddetta operazione Laguna a seguito della quale la Guardia di Finanza arresta i fratelli Gezim e Saimir Sallaku. La famiglia avrebbe controllato gli appalti pubblici nella zona compresa tra la bassa Valle Camonica e il lago d'Iseo.
Due anni dopo, nel 2017, al via l'operazione Laguna 2, Gezim Sallaku è ancora tra i "protagonisti", nel 2018 vengono rinvenute dai carabinieri tre pistole nella villa di famiglia di Sallaku a Sale Marasino. Risale al febbraio 2021 l'espulsione di Sallaku dall'Italia. Espulsione che però, di li a poche settimane, fu annullata poiché l'imprenditore albanese ha un figlio nato e cresciuto a Brescia che all'epoca era ancora minorenne. Ora si è aperto un nuovo capitolo della vicenda.