Omicidio nel Milanese, l’ipotesi dell’usura dopo gli arresti anche a Manerbio
Donato Carbone era stato ucciso a metà ottobre a Cernusco sul Naviglio.
Omicidio nel Milanese, l’ipotesi dell’usura dopo gli arresti anche a Manerbio. L'omicidio era avvenuto in via don Milani a Cernusco sul Naviglio.
Omicidio nel Milanese
Spunta l’ipotesi dell’usura come movente dell’omicidio di Donato Carbone, avvenuta il 16 ottobre in via don Milani a Cernusco sul Naviglio. Era la prima pista che gli inquirenti avevano seguito e di cui si vociferava tra chi conosceva la vittima, ma che solo oggi, a seguito degli arresti del killer e del mandante prende consistenza ufficiale. I due arrestati sono Edoardo Sabbatino, classe ’61, residente a Manerbio, identificato come l’autore materiale del delitto, e Leonardo La Grassa, classe 1947, il mandante. E' coinvolto anche un uomo di Roncadelle, che ha fatto da tramite. L'auto della fuga era infatti stata trovata a Brescia.
Omicidio Carbone, l’ipotesi dell’usura
Le intercettazioni ambientali effettuate in caserma dopo il delitto tra i familiari della vittima porterebbero proprio lì. “Sai quanti stanno brindando adesso? – diceva la figlia Angela a un amico di famiglia – I debiti svaniscono nel momento in cui il creditore non c’è più”. Una questione di un debito, che evidentemente Carbone vantava nei confronti di chi ha commissionato l’omicidio.
“Porta via tutto”
La conversazione in caserma è proseguita. Tanto che l’amico di famiglia ha dato dei suggerimenti alla vedova, Natalizia De Candia: “Vai a togliere tutto – diceva – Domani porta via tutto, senza dire niente. Vai e ritira tutto. Tu avevi la firma pure?”. “Sì, sì”, confermava la donna. “Basta, senza dire nulla. Non dire quanto hai. Tutto devi togliere”.