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Mezzo secolo solidarietà: tanti auguri all'Avis di Urago d'Oglio

Fondata nel dicembre 1973, l'associazione dei donatori di sangue ha percorso tanta strada promuovendo la cultura del dono, della vita e della solidarietà

Mezzo secolo solidarietà: tanti auguri all'Avis di Urago d'Oglio
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L’Avis di Urago ha spento 50 candeline. Mezzo secolo di solidarietà e impegno per la vita, impugnando il labaro rosso sangue, celebrato in grande stile sabato, alla presenza del sindaco Gianluigi Brugali, del Direttivo avisino, dei volontari e delle associazioni consorelle, nonché del presidente nazionale Gianpietro Briola, che si è unito ai festeggiamenti per complimentarsi di questo importante traguardo.

Mezzo secolo di solidarietà: tanti auguri all'Avis di Urago d'Oglio

Era il 19 dicembre 1973 quando Luigina Marella, Pietro Zanotti, Iole Codibue, Pierluigi Salvoni, Felice Reguzzi, Paolo Serra e Francesco Bazzardi fondarono l’Avis «armati» di tanta forza di volontà e di una visione comune: fare la differenza e promuovere la cultura del dono. «Da allora il nostro paese ha potuto vedere una sezione viva che oltre alle donazioni ha portato la volontà di diffondere i valori della nostra associazione, l’importanza del gesto del donatore e anche momenti di festa oltre ad importanti appuntamenti ormai simbolo per tutti i cittadini di Urago, come la corsa di pasquetta», ha esordito la presidente Clara Brugali durante le celebrazioni di sabato con tanto di corteo, messa (celebrata dal parroco don Vincenzo Arici) e la l’aperitivo a villa Zoppola, nonché la consegna delle benemerenze ai volontari. A concludere in bellezza il fine settimana di festa è stata la gita al lago di Ledro, che domenica ha coinvolto un folto gruppo di volontari.

Immancabili i ringraziamenti agli avisini che «con il loro spirito di altruismo e generosità, hanno attivamente partecipato e contribuito alla crescita della nostra sezione», soprattutto nelle difficoltà che negli ultimi anni del Covid hanno caratterizzato l’attività donazionale, ma anche a Briola per la presenza e ai presidenti precedenti. «Sono convinta che dobbiamo proseguire forti e fieri nella nostra attività portando avanti i valori imprescindibili dell’Avis: da soli si va veloci, ma solo insieme di va lontano».

Le benemerenze

Sono 96 gli avisini premiati con la benemerenza dall’associazione.

Rame: Giuseppe Begni, Gabriele Bertoli, Giordano Breda, Elisa Brignoli, Youness El Gharraf, Silvia Facchinetti, Alessia Festa, Angelo Foglia, Gimmi Foglia, Monia Mombelli, Bartolomea Pagani, Mattia Podavitte, Chiara Quartini, Andrea Riccardi, Chiara Rossi, Giuliano Scalvini, Sharon Sirani, Giuseppe Venturi, Federico Vezzoli e Ornella Vezzoli.

Argento: Loris Bandera, Antonella Barbariga, Claudio Baruffi, Luca Baruffi, Cristian Begni, Gabriella Begni, Valentina Begni, Andrea Belloli, Cristina Belotti, Drazen Balzevic, Andrea Brugali, Maurizio Dell’Angelo, Sara Fioletti, Anna Enrica Ghidini, Stefano Laperuta, Debora Libretti, Satia Madona, Antonio Martinazzi, Giulia Martinelli, Ester Mazzotti, Lara Mombelli, Francesco Ossoli, Marta Padovani, Sara Pagani, Danilo Pasquinelli, Lara Patelli, Cesarina Pellegrini, Ivano Podavitte, Mattia Podavitte, Chiara Salvoni, Cristian Gheorghe Sava, Marta Serra, Giordano Tota e Gabriela Volpi.

Argento dorato: Maurizio Brignoli, Gianluca Foglia, Manuel Masneri, Alessandro Mazzotti, Daniele Pasquinelli, Andrea Plebani, Giuseppe Picetti, Mario Podavitte, Silvano Ransenigo, Giacomina Reccagni, Luca Salvoni e Pietro Tota.

Oro: Caterina Barbieri, Aimon Cruciani, Valerio Domi, Santina Fenaroli, Luca Luigi Mercandelli, Cristoforo Motterlini, Valerio Rosina e Enzo Salvoni. Rubino: Ivan Bandera, Enrico Chitò, Cristian Cucchi, Giovanni Fenaroli, Antonio Gozzini, Pietro Marchetti, Alberto Pagani, Claudio Reccagni, Gianfranco Rota e Fabio Vaccari.

Smeraldo: Alessandro Bazzardi.

Diamante: Innocente Salvoni.

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