Il caso

Maxi furto in azienda agricola a Rovato: bottino sopra i 25mila euro

Rubato anche un piccolo escavatore, oltre a tutte le attrezzature; in città fioccano le segnalazioni, ma anche controlli e denunce

Maxi furto in azienda agricola a Rovato: bottino sopra i 25mila euro
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Hanno portato via tutto, perfino le scope, i secchi, i badili. Peccato che non si sia trattato di una ditta di traslochi, bensì dei ladri che lunedì sera (27 novembre) si sono introdotti nella nuova sede dell’azienda agricola Consoli, in via Campanella a Rovato. Si tratta di un furto molto ingente, con un bottino tra i 25mila e i 30mila euro: i banditi, infatti, hanno rubato anche un piccolo escavatore, oltre a numerosi arnesi che venivano utilizzati dalla società per le attività quotidiane. Un carico che molto probabilmente è stato portato via a bordo di un furgone.

Maxi furto in azienda agricola a Rovato

Per introdursi nell’azienda i malviventi hanno scavalcato la recinzione e tagliato il lucchetto, ma nella fuga non hanno esitato a sfondare il cancello. Insomma, i danni sono tanti, e non è mancata neppure la violenza nei confronti degli animali: dei tre cani presenti, uno è stato sicuramente picchiato, probabilmente nel momento in cui ha tentato di difendere il territorio. Quando i titolari si sono accorti dell’accaduto, è stato uno shock. "Hanno rubato tutto, dentro non c’è più nulla", hanno raccontato. Il furto è stato denunciato; l’auspicio è che dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio comunale si possa riuscire a individuare il veicolo utilizzato dai ladri, anche se le speranze di recuperare la refurtiva sono ridotte a un lumicino.

E' allarme furti

Si tratta dell’ennesimo colpo messo a segno a Rovato: tra le zone più flagellate ci sono proprio le frazioni, anche se non sono mancate le segnalazioni in centro. Mercoledì i ladri si sono introdotti in un’abitazione di Duomo, nella zona di via Quartiere, nonostante i proprietari fossero in casa: scoperti, si sono dati alla fuga.  Diversamente però dai furti in appartamento, dove i banditi agiscono spesso a casaccio racimolando quel che trovano in giro, il blitz all’azienda Consoli è chiaramente un’azione programmata e pianificata con cura: sapevano cosa avrebbero trovato e si sono dotati di un mezzo adeguato per trasportarlo. Nella stessa settimana si è verificato un altro ingente furto a Chiari, al supermercato Conad, dove è stata rubata la cassaforte.

Denunciati dopo un inseguimento

Su questo episodio, come su tutti i precedenti che sono stati denunciati, si indaga a tutto campo. Parallelamente, prosegue anche il servizio di prevenzione dei reati predatori messo in atto dai carabinieri in sinergia con la Polizia locale con l’intensificazione delle pattuglie nelle fasce orarie più critiche. Un'attività che sta dando i suoi frutti, come dimostra l'operazione effettuata martedì notte. Un’auto, con a bordo tre persone, non si è fermata all’alt. Ne è scaturito un folle inseguimento lungo via 25 Aprile, finché la vettura in fuga, tallonata dai carabinieri, non ha deviato verso la campagna. Qui il veicolo è stato abbandonato: il conducente è scappato a piedi, mentre gli altri due occupanti sono stati fermati dai militari della sezione Radiomobile di Chiari. Nel mezzo sono stati rinvenuti diversi arnesi da scasso e dunque l’ipotesi è che gli automobilisti, stranieri senza fissa dimora in Italia, si trovassero sul territorio per commettere dei colpi, anche se nel baule non è stata rinvenuta alcuna refurtiva. I due fermati, un albanese e un romeno, sono stati denunciati a piede libero per il possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere e per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi alle spalle hanno precedenti specifici.

 

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